Per la prima volta in una Giornata Mondiale della Gioventù le confessioni fatte dal Papa avranno luogo in un carcere, in particolare - trattandosi di un evento dedicato eminentemente ai giovani - in un istituto di detenzione minorile. E' quanto avverrà a Panama venerdì prossimo, 25 gennaio, nel quadro della Gmg cui papa Francesco parteciperà in quello che, dal 23 al 28 di questo mese, sarà il 26/o viaggio del pontificato, portando a 40 i Paesi visitati.
La "liturgia penitenziale" della Gmg, alle 10.30 di venerdì 25, nello stesso giorno della serale Via Crucis sulla 'Cinta Costera' - avverrà infatti con i giovani privati della libertà nel Centro de Cumplimiento de Menores 'Las Garzas' di Pacora, un carcere dove il Papa confesserà personalmente alcuni dei 200 giovani detenuti. E' una delle novità assolute di questa Gmg molto attesa, che prolungherà il confronto con e sui giovani avviato già col Sinodo di ottobre in Vaticano, e aprirà anche temi in agenda nel prossimo Sinodo, quello sull'Amazzonia.
"Quello nel carcere minorile - ha spiegato in un briefing il direttore della Sala stampa vaticana, Alessandro Gisotti - è un modo per il Papa di incontrare anche giovani che non possono partecipare agli eventi della Gmg, ed anche di mostrare vicinanza alle periferie esistenziali, di portare un messaggio di consolazione e speranza". E' quanto analogamente avverrà anche nell'ultimo giorno della presenza a Panama, domenica 27, quando dopo la messa conclusiva delle 8.00 nel Campo San Juan Pablo II del Metro Park (che può contenere fino a 700 mila persone), Francesco visiterà alle 10.45 la Casa Hogar del Buen Samaritano, struttura che accoglie giovani disabili e dove il Pontefice incontrerà anche dei malati di Aids: quasi un'altra novità, questa, avendo un precedente solo in un fuori-programma del Pontefice durante la visita del luglio 2015 in Paraguay.
Nel corso dei cinque giorni a Panama, dove Bergoglio non è mai stato e dove la precedente visita di papa Wojtyla durò solo un giorno il 5 marzo 1983, Francesco pronuncerà 10 discorsi, tutti in spagnolo. L'evento, in un Paese piccolo come quello centro-americano, non prevede numeri 'kolossal' come quelli ad esempio della Gmg di Rio: per ora gli iscritti sono 150 mila, ma le presenza aumenteranno negli appuntamenti del weekend finale.
Tra le novità, anche il fatto che del seguito papale farà parte Dominique Wolton, il sociologo francese autore del libro-intervista con Francesco "Politica e società", che il Pontefice ha voluto come ospite. Tra le dimensioni e i temi del viaggio di cui ha parlato oggi Gisotti, quella ecologica, il "forte segno di pace e riconciliazione per un'area dove si soffre molto", la dimensione mariana anche come segno di attenzione al femminile, le migrazioni (per una regione dove molti sono i migranti e dove la questione dei movimenti verso il Nord America è molto sentita), la violenza giovanile, la presenza di giovani dal Venezuela e anche dall'Argentina, i riferimenti al santo martire latino-americano Oscar Romero, dopo le attese che il Papa andasse a pregare sulla sua tomba in Salvador.
Il viaggio, poi, precede di poco il summit di febbraio in Vaticano sugli abusi, un problema "che colpisce i giovani", anche se un incontro di Francesco con le vittime "non è in programma". Gli altri appuntamenti illustrati nel briefing vanno dagli incontri col presidente panamense Juan Carlos Varela e con i vescovi centroamericani giovedì 24, alla messa con la dedicazione dell'altare della cattedrale di Santa Maria de la Antigua, al pranzo con i giovani e alla veglia al Metro Park di sabato 26, con le testimonianze di una giovane madre di famiglia, un ex tossicodipendente e un ragazzo palestinese.