(ANSA) - ROMA, 13 DIC - È la terza nella Capitale e si chiama "Casa Amelia": composta da due stanze ampie attrezzate con servizi, è l'ultima nata a Roma delle case di accoglienza legate al Progetto dei Piccoli dell'Unitalsi. Il progetto si rivolge a tutta la famiglia e da oltre 17 anni l'Unitalsi lo realizza accogliendo le famiglie costrette a stare lontano da casa, anche per lunghi periodi, a causa della degenza dei propri figli nei centri ospedalieri pediatrici del nostro Paese.
Il taglio del nastro di Casa Amelia, in via Pineta Sacchetti, di fronte al Policlinico Agostino Gemelli a Roma, è avvenuta per mano del presidente nazionale Antonio Diella, di Maria Pia e Sergio Mazzitelli, sorella e figlio di Amelia. La struttura è dedicata ad Amelia Mazzitelli, scomparsa all'inizio di quest'anno in pochi mesi a causa di una grave malattia. "Una donna che ha dedicato tutta la sua vita al prossimo - ricorda l'Unitalsi -, prima come socia dell'Unitalsi, poi come presidente della sezione Calabrese e infine come vicepresidente nazionale dell'Unitalsi". "Casa Amelia rappresenterà quello che ha lasciato in ognuno di noi Amelia Mazzitelli - ha spiegato Cosimo Cilli, consigliere nazionale e responsabile del progetto dei Piccoli - la sua forza di amare i malati e chi è in difficoltà, il suo instancabile senso del servizio per i bambini, per gli anziani e per chi soffre è stata la sua identità e lo ha fatto fino all'ultimo giorno".
Il Progetto dei Piccoli negli ultimi dieci anni ha ospitato circa 2mila famiglie e impegnato di una rete di circa 100 volontari. Nato nel 2002 il Progetto dei Piccoli si è sviluppato riuscendo a gestire, ad oggi, dieci case di accoglienza dislocate sul territorio: due a Roma, (Casa Bernadette e Casa Sofia), cinque a Genova (Casa Angela, Edoardo, Massimo, Riccardo e Samuele), una a Padova (Casa Anna Margherita), una a Perugia (Casa Diletta) e una a Latina (Casa il Sicomoro).(ANSA).