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Italia-S.Sede: Vaticano insiste, "includere e integrare"

Parolin, "parlato anche di chiusure domenicali". Salvini assente

    Il clima è "molto buono" nel primo vertice bilaterale Italia-Santa Sede a cui partecipa il governo M5s-Lega. Si parla molto di inclusione delle fasce deboli, e le autorità vaticane insistono sulla "integrazione" dei migranti. Ma a spiccare, in questo primo summit dell'esecutivo gialloverde con i dirimpettai d'Oltretevere, è anche l'assenza di uno dei due vice premier, il ministro dell'Interno Matteo Salvini, impegnato questo pomeriggio al tavolo con i pastori sardi.

    I contenuti dell'annuale evento celebrativo per la ricorrenza dei Patti Lateranensi (90 anni) e dell'Accordo di modifica del Concordato (35), cui presenziano il capo dello Stato Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte - che proprio stamane ha stretto la mano al Papa incontrandolo all'apertura del Consiglio dei governatori Ifad -, vengono riferiti ai giornalisti dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. Il tema dell'inclusione delle fasce più deboli della popolazione, con anche riferimenti al reddito di cittadinanza, è stato al centro dei colloqui.

    "Abbiamo parlato anche del tema delle migrazioni e abbiamo insistito molto sull'integrazione", dice Parolin. Discusse inoltre le chiusure domenicali, "un tema che come Chiesa ci sta a cuore, anche se comprendiamo anche il problema dei posti di lavoro", spiega il porporato. "E' andata molto bene. Il clima è stato molto buono, direi di grande ascolto di quello che ha detto la Santa Sede e di quello che ha detto il governo, e di condivisione", commenta Parolin. "Siamo partiti dal concetto, espresso dal presidente del Consiglio, di inclusione, cioè l'impegno del governo in favore dell'inclusone, soprattutto delle fasce più deboli della popolazione, e su questo tema si è elaborato molto", soggiunge.

    "Poi si è scesi anche agli strumenti che permettono questa inclusione - dice ancora -. Evidentemente lì ci possono essere anche delle piccole sfumature". "Si è parlato anche del reddito di cittadinanza, più che altro presentato dal governo - afferma il porporato -: non siamo intervenuti su questo, ma nell'insieme abbiamo condiviso proprio questo impegno che è l'impegno tipico della Chiesa, e deve essere anche l'impegno di ogni autorità e del governo di essere al servizio del bene comune".

    Si è passati poi ai "temi internazionali, abbiamo fatto un po' una carrellata su tutti i punti di crisi che sono molti nel mondo, sottolineando anche lì le coincidenze nel senso di una soluzione pacifica delle molte crisi". "E' il tema dello sviluppo dei paesi anche dal punto di vista della migrazione - osserva - perché evidentemente anche le migrazioni sono state al centro dei temi che si sono discussi soprattutto nel senso dell'integrazione". "Noi abbiamo insistito molto - dice - perché ci siano una visione e politiche di integrazione, poi sapendo quanti altri problemi ci sono, e anche riconoscendo questo aspetto importante e cioè che il problema deve essere assunto da tutti. E questo è uno dei punti sui quali il governo italiano ha tanto insistito ed è un punto su cui anche la Santa Sede ha affermato che è un problema di tutta l'Europa".

    Sulle chiusure domenicali degli esercizi commerciali "da parte nostra abbiamo ribadito quella che è sempre stata la posizione del Santo Padre e del cardinale presidente della Cei, cioè noi vogliamo che sia salvaguardato il senso della domenica ma che sia salvaguardato soprattutto a favore delle persone e delle famiglie", rimarca Parolin. "Poi abbiamo sentito che ci sono anche problemi di lavoro - conclude -, da parte del governo abbiamo sentito grande attenzione e poi hanno espresso anche delle misure che vanno in quel senso".

    Oltre ai ministri Luigi Di Maio, Giovanni Tria, Marco Bussetti e Alberto Bonisoli, il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, la presidente del Senato Elisabetta Casellati e la vice presidente della Camera Mara Carfagna, oltre a prelati come il presidente Cei Gualtiero Bassetti, i cardinali Gianfranco Ravasi, Giuseppe Versaldi, Giuseppe Betori, Angelo De Donatis, Attilio Nicora, gli arcivescovi Rino Fisichella e Vincenzo Paglia, oltre al governatore del Lazio Nicola Zingaretti e al sindaco di Roma Virginia Raggi, presenti a Palazzo Borromeo anche numerosi imprenditori, col presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, e il nuovo segretario Cgil, Maurizio Landini. 

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