(ANSA) - CITTA DEL VATICANO, 12 GEN - Dagli archivi vaticani
emergono documenti che aprono "una nuova stagione di studi che
spazza pregiudizi ideologici passati e recenti e smonta l'idea
che Pio XII fosse all'oscuro, e non invece al vertice, di una
rete di aiuti in favore di ebrei e di rifugiati assai complessa
ma dai contorni nitidi. Un grande passo, insomma, verso quella
'democrazia storiografica' da molti auspicata". E' quanto scrive
l'Osservatore Romano che pubblica una recensione del libro 'Pio
XII e gli ebrei', di Johan Ickx, edito da Rizzoli. Ickx lavora
negli archivi vaticani da più di due decenni e ora è direttore
dell'Archivio Storico della Sezione per i rapporti con gli Stati
della Segreteria di Stato della Santa Sede.
L'archivista del Vaticano rivela dunque il ruolo di Papa
Pacelli durante la seconda guerra mondiale. Pio XII guidò la
Chiesa in quegli anni terribili e, a conflitto finito, fu
salutato come il salvatore di Roma dallo scempio
dell'occupazione nazista. Di lì a poco, però, quella visione
cambiò radicalmente. Prima la stampa sovietica poi la celebre
pièce teatrale 'Il vicario' lo descrissero all'opinione pubblica
sotto tutt'altra luce. Cominciò a serpeggiare la cosiddetta
'accusa del Silenzio', che voleva Pio XII omertoso rispetto
all'orrore dei campi di concentramento e in buona sostanza
complice dei nazisti.
Deciso a spiegare le azioni del suo predecessore, Papa
Francesco ha da poco desecretato i documenti al riguardo.
L'autore del libro ricostruisce le vicende che videro
protagonisti Pacelli e i suoi più stretti collaboratori, il
celebre Bureau, riferendo con minuzia storie, anche minori, che
però rivelano la preoccupazione e anche l'impegno del Pontefice
nei confronti degli ebrei perseguitati. Ad un certo punto
infatti non bastarono più neanche i certificati di battesimo per
placare le violenze dei nazisti.
"Ebrei" è il nome della serie dei documenti racchiusi negli
Archivi in 170 posizioni alfabeticamente ordinate, per un totale
di circa 2800 casi. L'esistenza della Serie "Ebrei", che Ickx
chiama "la lista di Pio XII", è "la prova tangibile
dell'interesse mostrato nei confronti di persone che, a causa
delle leggi razziali, non erano considerate comuni cittadini,
sia che fossero ebrei o ebrei battezzati", sottolinea
l'Osservatore Romano. I documenti mostrano chiaramente, come
scrive Ickx, che gli sforzi vaticani erano rivolti "a salvare
ogni singolo essere umano, a prescindere dal colore e dal
credo". (ANSA).