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Gesuita Guerrero prefetto Economia al posto di Pell

Non sarà vescovo. "Trasparenza finanze e uso efficiente dei beni"

    Papa Francesco, dopo lunghe valutazioni, riempie la più importante casella rimasta vacante nell'organigramma della Curia romana. Il Pontefice ha infatti nominato prefetto della Segreteria per l'Economia il padre gesuita Juan Antonio Guerrero Alves, consigliere generale della Compagnia di Gesù. Guerrero, 60 anni, nato a Merida (Spagna), succede come 'ministro' vaticano delle Finanze al cardinale australiano George Pell, sospeso il 29 giugno di due anni fa per difendersi nel processo per abusi su minori nel suo Paese e scaduto dal mandato quinquennale il 24 febbraio scorso.

    In questi due anni, il dicastero dell'Economia - uno dei maggiori frutti della riforma di Bergoglio, pur depotenziato rispetto alle premesse iniziali - è stato retto dal segretario mons. Luigi Mistò. Proprio mentre il Vaticano è investito dall'indagine penale sull'uso di ingenti fondi dell'Obolo di San Pietro per discussi investimenti in immobili di pregio a Londra, oltre che dall'imperativo categorico di far quadrare bilanci in forte deficit, con padre Guerrero arriva a capo della Segreteria per l'Economia un prete con alle spalle studi di settore, insieme a quelli di Filosofia e Teologia, e anche esperienza gestionale essendo, oltre che consigliere generale della Compagnia di Gesù, anche delegato del padre generale per le case e le opere interprovinciali romane: in tale veste, è superiore maggiore di 360 gesuiti, provenienti da 69 province gesuitiche di tutto il mondo. Ha anche lavorato al progetto di integrazione delle tre istituzioni accademiche dei Gesuiti a Roma (Gregoriana, Biblico e Orientale) e lascia il progetto iniziato.

    Guerrero entrerà in carica nel gennaio 2020, e una particolarità sarà che non diventerà vescovo: guiderà uno dei maggiori dicasteri vaticani da semplice sacerdote. Il padre generale della Compagni di Gesù, Arturo Sosa, ha infatti chiesto al Papa che la nomina a prefetto non venisse associata all'episcopato, in modo che padre Guerrero possa tornare, dopo aver finito il suo servizio, alla sua normale vita di gesuita. Un dato che la dice lunga sul Vaticano nell'era Bergoglio.

    "Ringrazio il Santo Padre che mi concede di svolgere questa missione come gesuita, in modo che io possa continuare a esserlo anche quando questo servizio terminerà", dice Guerrero a Vatican News. "Desidero conoscere e iniziare a lavorare con l'équipe della Segreteria per l'Economia della Santa Sede - spiega -, familiarizzare con i criteri stabiliti dal Consiglio per l'Economia e collaborare alla realizzazione dei desideri di Sua Santità per questo Dicastero. Spero di contribuire alla trasparenza economica della Santa Sede e di fare un uso efficiente dei beni e delle risorse che sono al servizio dell'importante missione evangelizzatrice della Chiesa".

    "'Sorpresa' è stata la parola usata quando sono stato chiamato dal Mozambico a Roma per essere delegato del padre generale - aggiunge il neo prefetto per l'Economia -. Per questo nuovo servizio dovrei cercare un'altra parola, perché non era in alcun modo nel mio campo di possibilità. È stato qualcosa di assolutamente inaspettato. All'inizio mi ha spaventato e sono rimasto parecchio stordito. Ma lo accolgo con umiltà, con fiducia nel Signore e nella squadra che sta già lavorando della Segreteria per l'Economia. Da parte mia, collaborerò al servizio di questa missione offrendo il meglio di me".

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