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Editoria: 75 anni Primorski dnevnik, voce sloveni in Italia

Mattarella,minoranze ponti dialogo.Pahor,barriere presto rimosse

13 maggio, 18:36
(ANSA) - TRIESTE, 13 MAG - Il primo numero uscì a Trieste a pochi giorni dalla fine della Seconda Guerra mondiale, il 13 maggio 1945. Oggi, a 75 anni di distanza il 'Primorski dnevnik', quotidiano della comunità slovena in Italia, festeggia l'anniversario con due lettere dei presidenti di Italia e Slovenia, Sergio Mattarella e Borut Pahor, entrambe pubblicate, nelle due lingue, nell'inserto speciale che accompagna l'edizione odierna del giornale.

Si tratta di un inserto di otto pagine che comprende anche un editoriale del direttore responsabile Igor Devetak, le testimonianze di tre suoi predecessori, il racconto di come nasce un numero del giornale e diversi ricordi, riflessioni e auguri inviati dai lettori che testimoniano il loro legame con il quotidiano. Da 75 anni - si legge in una nota nota di Assostampa Fvg - il Primorski dnevnik è "la voce della comunità nazionale slovena in Italia, condizione primaria per la conservazione e lo sviluppo della sua identità, insostituibile nella vita quotidiana dei suoi appartenenti. Ne è osservatore, protagonista, fautore di unità".

"Le minoranze - afferma Mattarella - svolgono un ruolo propulsivo nel tessuto del continente e in particolare nel fitto reticolo delle relazioni tra Slovenia e Italia. Esse costituiscono una ricchezza per le terre che abitano" e "sono preziosissimi moltiplicatori di conoscenza reciproca, ponti di dialogo che arricchiscono i rapporti bilaterali in tutte le loro molteplici dimensioni, compresa quella essenziale, ben evidenziata in queste difficili settimane, della solidarietà".

La testata, aggiunge Mattarella, "rappresenta un presidio del pluralismo culturale della Repubblica" ed è stata "veicolo di una cultura che ha trovato nella Costituzione riconoscimento e tutela, giungendo a promuovere valori di pace e convivenza nel travagliato territorio del confine orientale del nostro Paese".

"L'anniversario del Primorski dnevnik - osserva Pahor - coincide con la fine della Seconda guerra mondiale e con l'inizio di un nuovo capitolo nelle relazioni tra Slovenia e Italia, paesi che hanno condiviso grandi momenti come l'indipendenza della Slovenia, la sua adesione all'Ue e all'area Schengen. Quel confine che scindeva le comunità nazionali, divenne una frontiera che oggi unisce. Sono certo che le barriere causate dall'epidemia saranno presto rimosse. Ciò è particolarmente importante per la minoranza slovena in Italia e la comunità italiana in Slovenia". (ANSA).

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