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Ince: 17 Paesi firmano la 'Dichiarazione di Trieste'

Siglata dai ministri degli Esteri. Moavero,documento innovativo

12 giugno, 17:45
(di Cristiana Missori) (ANSA) - TRIESTE, 12 GIU - Sicurezza, lotta alla corruzione, sviluppo sostenibile, rafforzamento dei collegamenti infrastrutturali e del settore energetico, ma anche della cooperazione politica fra i 17 Paesi membri attraverso la costituzione di una 'Local Dimension', una dimensione locale, che porti al potenziamento della collaborazione fra i territori.

Sono questi i principali temi affrontati nella Dichiarazione solenne di Trieste che è stata firmata oggi nel corso della riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi dell'Iniziativa Centro Europea (InCE). Dieci i punti in cui si articola il documento "che punta a rispondere alle preoccupazioni più dirette dei cittadini dei Paesi membri", ha spiegato in conferenza stampa il titolare della Farnesina e presidente di turno del foro, Enzo Moavero Milanesi, parlando di un testo "innovativo" che delinea "l'InCE che vogliamo, a trent'anni dalla sua nascita" e che "guarda avanti, agli anni '20 di questo secondo millennio" e che "non è ancillare ad altre organizzazioni regionali". Una dichiarazione, che non dimentica l'importanza della tutela delle giovani generazioni "che meritano una particolare attenzione", si legge nel documento firmato da tutti i componenti dell'InCE, chiedendo al segretariato esecutivo di sviluppare una "Agenda per i Giovani", e ribadisce l'importanza di restare aperti a nuove adesioni da parte di altri Stati. A trent'anni dalla sua nascita, l'Iniziativa "ha dimostrato di essere un importante elemento nella costruzione di una regione più stabile, democratica e prospera grazie al rafforzamento della fiducia reciproca fra gli Stati membri", ha sottolineato dal canto suo il ministro degli Esteri del Montenegro e prossimo presidente di turno dell'Ince, Srdjan Darmanovic. "La piattaforma offerta dall'Iniziativa Centro Europea - ha rimarcato - è estremamente importante per la promozione della democrazia e il rafforzamento delle istituzioni", in particolare, in vista del processo di allargamento dell'Ue ai Balcani occidentali. In merito, Darmanovic ha assicurato che il suo Paese sta "facendo passi avanti e oggi siamo il Paese più avanzato nel processo di riforme, per cui il Montenegro sarà probabilmente il primo Paese della regione a entrare nell'Unione Europea". L'obiettivo per la presidenza a guida Montenegro, ha poi concluso, è quello di "rafforzare il legame tra i 17 Stati membri, promuovendo la cooperazione regionale e cercando di dare un nuovo slancio affinché tutti gli Stati possano progredire dal punto di vista sociale e economico". (ANSA).

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