(ANSA) - ROMA, 19 GIU - La trasformazione della mobilità
potrebbe creare una vera rivoluzione nel sistema produttivo
dell'automotive in Germania, con una perdita di posti di lavoro
compresa fra il 39 e il 48% entro il 2040. Lo afferma lo studio
'Automobile Wertschoepfung 2030/2050' realizzato prima della
pandemia da Ministero Federale dell'economia e dell'ambiente, in
collaborazione con IPE, ika, fka e Roland Berger, e diventato di
ancora più di attualità per la diffusa crisi del settore
produttivo e commerciale. Oltre che nelle fabbriche - in cui già
entro 10 anni si potrebbe registrare cali dell'occupazione
compresi tra il 20 e il 24%, pari a circa 640.000 posti di
lavoro - anche i diversi ambiti dell'assistenza, del post
vendita e delle riparazione potrebbero soffrire per la
diffusione dei modelli elettrici e semi-autonomi. Questo
comparto dei servizi automotive potrebbe calare, secondo lo
studio, dai circa 180.000 occupati attuali a poco meno di
130.000 entro il 2030 e a 110.000 entro il 2040, solo nel caso
che si verifichi uno scenario di riferimento definito
'relativamente mite'. Nello scenario più estremo, con forte
diffusione dei modelli a guida autonoma, nel 2040 potrebbero
rimanere solo 90.000 posti di lavoro, la metà di quelli odierni.
Gli autori dello studio hanno identificato tre ragioni
principali per le perdite di posti di lavoro nel commercio e nel
mercato post-vendita: minori esigenze di riparazione e minori
costi di riparazione per le auto elettriche, minori tassi di
incidenti per veicoli autonomi e un minor numero di mezzi in
circolazione. (ANSA).
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