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Ocse: economia globale di fronte a rischi crescenti

Crescita in rallentamento in Germania, Europa centro-orientale

21 novembre, 15:16
(ANSA) - BELGRADO, 21 NOV - La crescita economica globale "rimane forte" ma "deve affrontare rischi crescenti, comprese tensioni commerciali in aumento e inasprimento delle condizioni finanziarie". Lo ha segnalato l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) nel suo ultimo Economic Outlook, reso pubblico oggi.

L'Ocse prevede che il pil globale si espanderà del 3,5% nel 2019, di meno rispetto alla previsione del 3,7% dello scorso maggio. L'economia mondiale crescerà del 3,5% nel 2020, con le previsioni di crescita per il prossimo anno riviste al ribasso per la maggior parte delle principali economie mondiali, ha affermato l'Organizzazione.

Dopo un'espansione stimata dello 0,6% nel 2019, il pil in Germania, la più grande economia europea, dovrebbe crescere solo dello 0,4% nel 2020 e dello 0,9% nel 2021, con "debolezze nella produzione" che si riflettono sul resto dell'economia, in combinazione con "una diminuzione degli ordini per le esportazioni e della produzione industriale".

Luci e ombre sono segnalate anche in vari paesi dell'Europa centro-orientale. Si prevede che la crescita economica in Austria si ridurrà nel periodo 2020-21 (1,5% nel 2019, 1,3% nel 2020 e 2021). In Bulgaria, "la crescita economica è stata robusta, ma si prevede che si indebolirà leggermente nel 2020 e nel 2021", ha dichiarato l'Ocse, prevedendo una crescita del 3,4% nel 2019 e 2,8% nel 2020 e nel 2021 per l'economia bulgara.

In Repubblica ceca, la crescita economica è prevista in rallentamento a circa il 2% nel 2020-21, mentre nella vicina Slovacchia "si prevede che rallenterà a circa il 2,2-2,6 per cento nel 2020-21" a causa di "una domanda esterna più debole" che peserà sulla crescita delle esportazioni". Il pil in Grecia si espanderà di circa il 2% nel periodo 2020-21, ha affermato l'Ocse. Anche in Ungheria la "forte ripresa" registrata negli ultimi anni dovrebbe "rallentare in linea con la domanda esterna fino a superare leggermente il 3% nei prossimi due anni". In Polonia, una delle economie più importanti dell'Europa centrale e orientale, la crescita economica rimarrà invece "robusta", anche se in rallentamento al 3,8% nel 2020 e al 3% nel 2021, ha osservato l'Ocse. In Romania, dopo una forte espansione negli ultimi anni, il pil dovrebbe raffreddarsi al 3,2% nel 2020 e aumentare nuovamente nel 2021 (3,7%). L'economia in Slovenia, infine, si prevede che continuerà a crescere intorno al 3% fino al 2021 con "i consumi privati che rimarranno il principale motore della crescita, sostenuti da salari più elevati e aumenti significativi dell'occupazione". (ANSA).

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