(ANSA) - BRUXELLES, 17 DIC - Le misure per combattere il caro
energia e assicurare la transizione verde dividono la Ue. I
leader dei 27, dopo ore di trattive, hanno deciso di non
decidere e rimandare tutto a un prossimo appuntamento facendo
saltare il capitolo energia dalle conclusioni del summit. Ad
annunciare il fallimento è stato il presidente del Consiglio
Europeo Charles Michel premettendo che tra i leader c'è stato
"un lungo dibattito su una questione molto importante per i
cittadini e le imprese". Ma "abbiamo dovuto constatare che le
divergenze sul tavolo hanno reso impossibile adottare
conclusioni sull'energia. Torneremo sull'argomento in un
prossimo Consiglio". Il dossier, come previsto già alla vigilia
del summit, si è rivelato estremamente divisivo. I Paesi
dell'Est, Polonia in testa, accusano il sistema ETS - quello
alla base del mercato delle emissioni - di essere non solo
soggetto a speculazioni eccessive, ma anche di creare difficoltà
improprie al sistema economico, specie nella prospettiva degli
interventi che dovranno essere fatti per la lotta ai cambiamenti
climatici. In realtà quello dell'energia, dove gli interessi
economici sono enormi, è un tema dove ciascuno non vuole
rinunciare alle sue priorità. Anche il cancelliere tedesco Olaf
Scholz, al suo debutto a un vertice europeo, pur essendosi
presentato in conferenza stampa al fianco del presidente
francese Emmanuel Macron, ha ammesso che tra i due Paesi ci sono
posizioni divergenti. "Le prospettive rispetto al percorso"
delle politiche energetiche "che entrambi i nostri Paesi
intendono intraprendere sono leggermente diverse", ha detto.
Scholz. "Già da tempo la Germania ha preso la decisione che
l'energia nucleare non prenderà parte alla transizione
energetica". Mentre Parigi non intende rinunciarvi. Francia e
Spagna chiedono poi una revisione del mercato energetico per
sganciare i prezzi dell'energia da quelli del gas, una tesi che
i Paesi del Nord Europa respingono. E l'Italia punta ad ottenere
che il gas venga considerata una fonte utilizzabile durante la
transizione verde. Ma al summit si è parlato anche di Covid -
ribadendo i timori per la variante Omicron - e del coordinamento
delle misure prese a livello nazionale. La presidente della
Commissione Ue Ursula von der Leyen ha annunciato un accordo con
Pfizer per avere in tempi rapidi 180 milioni di dosi di vaccini
adeguati a combattere Omicron. Mentre Michel ha ribadito che per
i singoli Paesi è "possibile" adottare misure aggiuntive, ma è
importante anche che ci sia il necessario coordinamento a
livello Ue. (ANSA).
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