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L'Est si riscalda più in fretta, per Lubiana crescita record

Lo svela studio su riscaldamento climatico del Crowther Lab

25 luglio, 11:31
(di Stefano Giantin) (ANSA) - BELGRADO, 25 LUG - Le città vedono la loro popolazione salire anno dopo anno, con l'inasprirsi del fenomeno della fuga dalle campagne e dell'inurbamento. Aumentano il traffico, lo smog, le condizioni di vita si fanno sempre più ostili. Ma in un futuro non lontano, vivere in una metropoli o in un grande centro urbano sarà ancora più impegnativo.

Soprattutto nei Balcani e nell'Europa centro-orientale.

Impegnativo perché il clima sarà molto più caldo di quanto lo sia oggi, in certi casi torrido, trasformando svariate città della regione nell'equivalente di posti come San Antonio, Dallas o Canberra, in un'area che patirà in maniera più marcata gli effetti del riscaldamento globale. È quanto si evince da uno studio pubblicato di recente sulla rivista scientifica 'Plos One', "Understanding climate change from a global analysis of city analogues", prodotta da ricercatori del "Crowther Lab" dell'Istituto federale di tecnologia di Zurigo (Eth). I risultati sono preoccupanti, per chi vive a Est. È infatti Lubiana la città che, secondo lo studio, registrerà il maggiore e più rapido aumento della temperatura media annuale a livello mondiale. Si parla di una crescita di 3,5 gradi centigradi della temperatura media annuale entro il 2050, con aumenti ancora più marcati della media nel mese più caldo, 8 gradi. La capitale slovena è seguita a stretto giro da Belgrado (+7,9 d'estate), con entrambe le città che registreranno pure aumenti significativi, quasi di sei gradi, nelle temperature medie dei mesi più freddi. Il clima di Lubiana somiglierà così, tra trent'anni, a quello di Virginia Beach. E la previsione è realistica e collima con quella dell'Agenzia slovena per l'ambiente, ha confermato il climatologo Aljoša Slameršak, citato dai media locali. Belgrado farà invece i conti con temperature proprie, oggi, di San Antonio, Texas. Le due capitali non sono sole. Lo studio ha infatti scoperto che ben "il 77% delle città future" nel campione preso in esame, composto da 520 grandi città in tutto il mondo, nel 2050 avrà un clima tipico oggi di "altre regioni bioclimatiche", spesso a ridosso dei Tropici. Ma lo choc sarà più forte nell'Europa dell'Est. Nella classifica delle città che si riscalderanno di più, in termini di aumento della temperatura annuale media ma soprattutto di quelle estive, al terzo posto si è collocato un altro centro urbano serbo, Novi Sad (+2,9 gradi in più in media, +7,9 mese più caldo), che tra tre decenni, si stima, avrà un clima simile a quello di Dallas. Subito dopo, al quarto posto, segue la mitteleuropea Budapest (+3 in media/+7,8 mese più caldo), che nel 2050 conoscerà condizioni simili a quelle vissute nell'attuale, torrida d'estate, Skopje. Anche Vienna (+2,3/+7,6), ricalcherà le orme della capitale macedone, mentre Bratislava (+2,6/+7,5) avrà temperature come quelle segnate oggi nella calda Canberra, in Australia. E poi ancora Banja Luka (+2,7/+7,4), al nono posto, allineata con Dallas, Zagabria (+2,3/+7,3), come Louisville, immersa tra le colline del Kentucky. E ancora Podgorica (+3,1/+7), che sarà come Jacksonville, in Florida, mentre Skopje (+2,4/+6,9) "copierà" il clima della texana Austin. La romena Bucarest (+2,9/+6,9) diventerà invece tra trent'anni l'equivalente odierno di Almaty, Praga e Varsavia andranno rischiosamente a braccetto con Tbilisi. Il quadro è confermato anche da altri studi, come quello pubblicato l'anno scorso dal Regional Cooperation Council, che per i Balcani ha previsto "un aumento allarmante delle temperature", di 1,2 gradi "nel futuro prossimo". Ma il termometro potrebbe segnare un +5 gradi entro la fine di questo secolo, con conseguenze molto pesanti su "agricoltura, foreste, risorse acquifere e salute umana". (ANSA).

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