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Corruzione: Transparency,in Balcani tante ombre e poche luci

Solo Macedonia registra qualche miglioramento rispetto a 2017

29 gennaio, 20:19
(di Stefano Giantin) (ANSA) - BELGRADO, 29 GEN - I Paesi dei Balcani hanno registrato risultati deludenti nel nuovo Indice di Percezione della Corruzione 2018 (Cpi), pubblicato martedì da Transparency International.

L'Indice mette a confronto 180 Paesi nel mondo e li classifica in base al grado di corruzione percepita nel settore pubblico, secondo esperti e uomini d'affari. Il ranking varia da zero, un punteggio che indica uno Stato altamente corrotto, fino a 100 per un Paese completamente libero da mazzette e malaffare.

Al top della classifica vi sono al momento Danimarca (88 punti) e Nuova Zelanda (87). L'Italia ha conquistato 52 punti.

Nei Balcani, i migliori risultati sono stati registrati dalla Croazia (48), seguita da Romania (47), Montenegro (45), Bulgaria (42), Serbia (39), Bosnia-Erzegovina (38), Kosovo e Macedonia (entrambe 37).

L'Albania ha invece registrato lo score peggiore nella regione, con soli 36 punti nell'Indice di Transparency, in gran parte "a causa dello stallo politico che ha bloccato varie riforme anti-corruzione dall'andare avanti".

Nell'area 'allargata' dell'ex Jugoslavia, a conquistare più punti è stata la Slovenia (60), mentre nell'Europa sudorientale la Grecia ha perso tre punti, passando da 48 nel 2017 a soli 45 nel 2018, ha segnalato il watchdog anti-corruzione.

A preoccupare, nei Balcani, anche il deterioramento dei punteggi rispetto al 2017. Con l'eccezione della Macedonia e della Bosnia (stabile), praticamente tutti i Paesi hanno registrato infatti risultati peggiori nel 2018 rispetto al 2017.

La Serbia, in particolare, ha perso due punti, una "tendenza che potrebbe persistere, se il governo continuerà a minare organi e istituzioni responsabili del mantenimento dello Stato di diritto". A far scendere lo score, anche il fatto che il governo abbia l'anno scorso "premuto per una maggior influenza sul sistema giudiziario" e stia "lavorando per ridurre l'accesso pubblico all'informazione, esentando le imprese pubbliche dalla divulgazione di informazioni". In Kosovo (-2 punti), ha specificato Transparency, le sfide maggiori riguardando invece "l'insufficiente trasparenza, istituzioni e stato di diritto deboli". Il Montenegro (-1) deve da parte sua "ancora migliorare significativamente lo stato di diritto", malgrado i progressi verso l'adesione alla Ue.

La Bosnia ha ottenuto invece un punteggio invariato tra 2017 e 2018, ma "recenti sviluppi politici fanno preoccupare".

Transparency ha puntato in particolare l'indice verso le "preoccupazioni su frodi e cattiva amministrazione" dopo le elezioni di ottobre e sugli "attacchi verso manifestanti pacifici e la detenzione di leader dell'opposizione e attivisti" in Republika Srpska. In relazione a Romania e Bulgaria, infine, Transparency International ha sottolineato che "entrambi i Paesi hanno fatto pochi progressi sulle riforme giudiziarie e sugli sforzi anti-corruzione". E in più, a Sofia, "mancano media indipendenti e trasparenti". (ANSA).

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