(ANSA) - ROMA, 04 GEN - Dopo giorni d'attesa, di ipotesi e di
dichiarazioni senza troppi fondamenti, è arrivato il giorno
della verità e della grande rivelazione: Novak Djokovic, a
partire dal 17 prossimo, sul cemento di Melbourne, andrà a
caccia del quarto titolo di seguito agli Australian Open di
tennis. La presenza del n.1 del mondo era tutt'altro che certa,
soprattutto dopo la cancellazione dalla Atp Cup, che aveva
alimentato i timori dei tifosi del tennista serbo. Pur non
avendo mai dato notizie sul proprio status vaccinale contro il
Covid-19, Djokovic è riuscito a ottenere un'esenzione speciale e
dunque potrà volare nella terra dei canguri. E' stato lo stesso
leader della classifica Atp a darne notizia, sul proprio account
ufficiale di Instagram, con un post eloquente a corredo di una
foto in cui appare sorridente: "Buon anno a tutti! Vi auguro
tutta la salute, l'amore e la felicità in ogni momento presente
e che possiate provare amore e rispetto verso tutti gli esseri
su questo meraviglioso pianeta. Ho trascorso del tempo
fantastico con i miei cari e oggi sto andando in Australia con
un permesso di esenzione. Andiamo 2022!!!". 'Nole' potrà dunque
andare a caccia del decimo titolo in Australia, ma la sua
presenza fa e farà discutere, perché il serbo non ha mai
dichiarato di essersi sottoposto al vaccino Anticovid e lo
stesso permesso speciale rappresenta la conferma che non si è
vaccinato. Lo sbarco di Djokovic in Oceania coincide con il
record di contagi registrato in Australia nelle ultime 24 ore:
47.738 casi, per la maggior parte riconducibili alla variante
Omicron. L'organizzazione degli Australian Open alcuni mesi fa
aveva stabilito la vaccinazione obbligatoria per tutti gli
atleti partecipanti allo Slam. Il che avrebbe rappresentato un
problema assai grosso per Djokovic, che si è sempre dichiarato
scettico riguardo ai vaccini anticovid. Lo stesso premier dello
Stato di Victoria, Dan Andrews, aveva dichiarato di non
prevedere alcuna deroga alle regole per la vaccinazione. "Al
virus non importa quale sia la tua classifica tennistica, o
quanti Slam hai vinto in carriera", aveva tuonato, mettendo in
seria discussione anche la partecipazione dello stesso Djokovic.
Che, invece, ci sarà. La sua valigia. infatti, era già pronta da
tempo. La presenza del più forte tennista del mondo
all'Australian Open arricchisce il primo Slam di una stagione
che è già segnata dalla pandemia. Il dibattito, però, resta
aperto e caldo. Craig Tiley, ceo di Tennis Australia, aveva
garantito che le procedure di richiesta delle esenzioni al
vaccino sarebbero state anonime. Non lo sono state per Djokovic.
"Novak Djokovic parteciperà all'Australian Open ed è in viaggio
per l'Australia. Djokovic ha fatto domanda per un'esenzione
medica che gli è stata concessa in seguito a un rigoroso
processo di verifica da parte di due diversi Comitati medici -
hanno scritto, in una nota, gli organizzatori del torneo -. Uno
di questi è l'Independent Medical Exemption Review Panel,
nominato dal Governo dello Stato del Victoria. Questo Comitato
ha valutato ogni domanda d'esenzione al fine di appurare che
rientrasse nelle linee guida stabilite dall'Australian Technical
Advisory Group on Immunisation". (ANSA).
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