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Intesa Ue su fondi a Paesi candidati legati a riforme chiave
Ok a risorse adesione a Balcani e Turchia in bilancio 2021-2027
19 marzo, 20:53
(ANSA) - BRUXELLES, 19 MAR - C'è l'accordo tra i Ventotto per
continuare a fornire assistenza ai Paesi candidati all'ingresso
nell'Ue con i fondi pre-adesione (Ipa III) nel periodo 2021-2027
a patto che siano compiuti progressi nazionali nelle aree chiave
di riforma per allinearsi a valori e politiche dell'Ue.
Le allocazioni dell'assistenza preadesione saranno inserite nel prossimo bilancio comunitario e destinate alle aree chiave di riforma dei Paesi candidati (Balcani occidentali e Turchia) per innalzare la loro competitività in ambiti che vanno dalla connettività alle pmi, dall'efficienza energetica al digitale.
Per ottenere i fondi, gli Stati che aspirano a entrare nell'Ue dovranno soddisfare alcuni criteri di base ('criteri di Copenaghen') legati al rispetto dello stato diritto e dei diritti fondamentali, progredire nella governance economica e rafforzare le istituzioni democratiche e della pubblica amministrazione. I fondi saranno attribuiti sulla base dei risultati effettivamente conseguiti dai governi nazionali, valutati annualmente dall'Ue. Nel testo approvato oggi è prevista la possibilità di ridurre l'assistenza e temporaneamente sospenderla in caso di regressione o persistente assenza di progressi da parte dei Paesi candidati nelle principali aree di riforma.
L'ultima parola per l'accordo finale spetta ora al Parlamento europeo, con cui il Consiglio negozierà nei prossimi mesi.
(ANSA).
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Le allocazioni dell'assistenza preadesione saranno inserite nel prossimo bilancio comunitario e destinate alle aree chiave di riforma dei Paesi candidati (Balcani occidentali e Turchia) per innalzare la loro competitività in ambiti che vanno dalla connettività alle pmi, dall'efficienza energetica al digitale.
Per ottenere i fondi, gli Stati che aspirano a entrare nell'Ue dovranno soddisfare alcuni criteri di base ('criteri di Copenaghen') legati al rispetto dello stato diritto e dei diritti fondamentali, progredire nella governance economica e rafforzare le istituzioni democratiche e della pubblica amministrazione. I fondi saranno attribuiti sulla base dei risultati effettivamente conseguiti dai governi nazionali, valutati annualmente dall'Ue. Nel testo approvato oggi è prevista la possibilità di ridurre l'assistenza e temporaneamente sospenderla in caso di regressione o persistente assenza di progressi da parte dei Paesi candidati nelle principali aree di riforma.
L'ultima parola per l'accordo finale spetta ora al Parlamento europeo, con cui il Consiglio negozierà nei prossimi mesi.
(ANSA).
