(ANSA) - UDINE, 15 OTT - Quattordici Paesi dell'Europa
centro-orientale e dell'area balcanica, tra i quali Slovenia,
Montenegro, Serbia, Croazia, Ungheria e Macedonia,
parteciperanno con delegazioni diplomatiche e istituzionali al
15/o Forum dell'Euroregione Aquileiese, intitolato "1989-2019 Il
Risveglio della Mitteleuropa. Nostalgia del futuro", e
organizzato dall'associazione Mitteleuropa, in programma a Udine
il 18 ottobre.
"Una Cernobbio della Mitteleuropa in Friuli in occasione dei
trent'anni dal crollo del muro di Berlino e dalla fondazione
della CEI, l'Iniziativa centro europea", ha spiegato oggi il
presidente dell'associazione Mitteleuropa, Paolo Petiziol,
console della Repubblica Ceca.
Tra i relatori attesi a Udine, l'ambasciatore Itzko Mirosic,
inviato speciale del Ministro degli Affari Esteri della
Slovenia, Ferenc Kalmar responsabile delle relazioni con i Paesi
contermini del Ministero Affari Esteri Ungherese, l'ambasciatore
Josef Miklosko, memoria storica del cambiamento in Europa, già
viceministro della Cecoslovacchia, ambasciatore della Repubblica
Slovacca a Roma e poi membro del parlamento slovacco. Sul
tavolo, una riflessione ampia e articolata sul 2019, "che si
conferma un anno di rilevanti mutamenti nel vecchio e sempre più
frammentato Continente", ha aggiunto Petiziol.
Alla presentazione del XV Forum sono intervenuti anche
l'assessore regionale alla Cultura del Friuli Venezia Giulia,
Tiziana Gibelli, e il presidente della Fondazione Friuli,
Giuseppe Morandini. "Senza dubbio il Forum di Mitteleuropa è
l'appuntamento più importante dell'anno in regione in termini di
relazioni internazionali - ha sottolineato Gibelli - e il tema
Nostalgia di futuro è molto interessante. C'è chi, come me,
crede ancora nell'Unione Europea, ma si rende conto che così non
può andare avanti. Ho personalmente molti dubbi che si possa
cambiarla con un atteggiamento marcatamente nazionalistico: è
nel confronto, anche aspro, che si potrà capire in che direzione
andare". "Il Forum - ha detto Morandini - richiama l'importanza
delle relazioni internazionali specie in una regione come la
nostra, che deve continuare a investire in questo bene
intangibile che produce, però, risultati molto concreti".(ANSA).
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