Kosovo: Vucic, pronte contromisure a provocazioni Pristina

(ANSA) - BELGRADO, 24 MAG - Belgrado ha messo a punto un pacchetto di misure in risposta all'imposizione da parte di Pristina di dazi doganali maggiorati del 100% sull'import serbo e bosniaco, ma la loro applicazione avverrà solo dopo l'incontro sul Kosovo di inizio luglio a Parigi convocato dal presidente francese Emmanuel Macron e dalla cancelliera tedesca Angela Merkel. Lo ha detto oggi il presidente serbo Aleksandar Vucic. Parlando al termine di un incontro a Belgrado con i rappresentanti politici, sociali e istituzionali dei serbi del Kosovo, il presidente ha precisato che si tratta di provvedimenti limitati e pensati per non colpire i serbi, ma che sono a suo dire "molto forti". A Parigi, ha osservato Vucic, intende mettere a conoscenza Merkel e Macron della risposta di Belgrado dopo mesi di misure e decisioni unilaterali e provocatorie da parte di Pristina - i dazi doganali maggiorati del 100%, la risoluzione sul presunto 'genocidio' commesso dai serbi in Kosovo (nel conflitto armato di fine anni novanta, ndr), la creazione di un Esercito regolare kosovaro, la mancata attuazione dell'accordo di Bruxelles (dell'aprile 2013 ndr). Vucic ha ribadito al tempo stesso le sue previsioni secondo cui in Kosovo si starebbe preparando una campagna di arresti e intimidazioni nei confronti della popolazione serba. "Chiedo alla comunità internazionale di impedire tutto ciò, chiedo ai Paesi del 'Quint' (Usa, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, ndr) di prevenire provocazioni e azioni dirette contro i serbi", ha detto il presidente, ribadendo la posizione di Belgrado che pone l'abolizione dei dazi come condizione per la ripresa del negoziato con Pristina. "Chi pensa che a Parigi ci potranno essere dei colloqui (con Pristina) si sbaglia. Non ci sarà alcun colloquio fino a quando non aboliranno i dazi", ha affermato Vucic. L'incontro odierno con 140 rappresentanti dei serbi del Kosovo è avvenuto dopo l'elezione domenica scorsa dei sindaci dei quattro maggiori Comuni del nord del Kosovo a maggioranza serba, che ha fatto registrare un successo schiacciante di Srpska Lista (SL), il partito legato al governo di Belgrado e al presidente Vucic. (ANSA).