(ANSA-AP) - ATENE, 14 AGO - I vigili del fuoco greci,
sostenuti da aerei e elicotteri, sono ancora impegnati per
spegnere l'incendio che dai ieri sta bruciando una riserva
naturale protetta sull'isola di Evia, costringendo le autorità
ad evacuare centinaia di persone da quattro villaggi e un
monastero. Ingente il dispiegamento di forze, oltre 250
pompieri, decine di soldati e volontari, 11 velivoli. Il rogo,
scoppiato ieri notte, è stato alimentato dai forti venti,
trasportando un'ondata di fumo fino ad Atene, 75 chilometri più
a sud. Oggi i venti si sono attenuati e le autorità hanno
espresso un cauto ottimismo. "Le cose vanno meglio, ma bisogna
rimanere all'allerta e chiedo a tutti di seguire attentamente le
indicazioni della protezione civile e dei vigili del fuoco", ha
detto il primo ministro Kyriakos Mitsotakis durante una visita
nella zona. Finora, circa 28 chilometri quadrati si sono
bruciati. Ed un pompiere volontario che ha subito ustioni è
rimasto ricoverato in ospedale, ma non registrano vittime.
L'anno scorso, oltre cento persone erano morte a causa di un
incendio boschivo scoppiato in una zona costiera a nord-est di
Atene e rapidamente propagatosi. Gli incendi boschivi sono
comuni in Grecia durante i caldi ed asciutti mesi estivi. Le
autorità hanno ripetutamente chiesto ai cittadini di non
svolgere attività all'aperto che potrebbero causare incendi,
come lavori di saldatura, bruciare erbe infestanti o accendere
fuochi e barbecue. I parchi e le aree forestali sono chiusi in
periodi di elevato rischio di roghi. (ANSA-AP).
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