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L'Afd verso un nuovo boom nella Turingia di Hoecke

Il leader locale e' vicino ai neonazisti ma raddoppierà i voti

26 ottobre, 16:44
(di Rodolfo Calò) (ANSA) - BERLINO - La Germania sta per vivere un altro successo elettorale dei populisti di estrema destra dell'Afd: stavolta nella piccola regione ex Ddr della Turingia, nonostante il radicalismo del suo leader locale, Bjoern Hoecke, sconfini nell'antisemitismo e nella contiguita' ai neonazisti.

Alle regionali di domenica, secondo i sondaggi, l'Alternativa per la Germania raddoppierà almeno i consensi rispetto a cinque anni fa, schizzando al 21%. Il tutto tre settimane dopo l'attacco di Halle in cui un antisemita neonazista ha ucciso due persone per strada sfiorando una strage alla sinagoga nella città della confinante regione della Sassonia-Anhalt: uno shock che pero' non ha evidentemente prodotto alcun effetto.

Si va dunque verso un nuovo successo dell'Afd dopo quello record del primo settembre scorso, quando i voti del partito furono quasi triplicati in Sassonia (al 27%) e poco meno che raddoppiati in Brandeburgo (al 23,5%). In controtendenza rispetto al livello nazionale, in Turingia a confermarsi primo partito col 28% dovrebbe essere la Sinistra (Linke), parziale erede dei comunisti: il suo primo ministro regionale, Bodo Ramelow, governa attualmente con i socialdemocratici (Spd, accreditati ora del 9) e Verdi (7). Per i cristiano-democratici della Cdu (il partito della cancelliera Angela Merkel) si prevede un secondo posto, ma con un forte calo di 7-8 punti al 26%.

Problemi per formare una coalizione sono sicuri anche perche' la Cdu non vuole allearsi con Hoecke, che a livello nazionale guida una fazione detta 'Fluegel' (ala), da gennaio sotto osservazione dei servizi segreti interni BfV per la sua potenziale pericolosita'. Biondo con gli occhi azzurri, l'ex professore di storia Hoecke e' noto per aver definito due anni fa "un monumento della vergogna" il Memoriale dell'Olocausto di Berlino e aver chiesto "un'inversione di 180 gradi" dell'approccio rispetto al nazismo. Un tribunale ha stabilito che lo si puo' chiamare "fascista" e in passato e' comparso fra l'altro in una manifestazione xenofoba assieme ai neonazisti.

La mancata rielaborazione del passato nella ex Ddr, dove "fascisti" potevano essere solo i capitalisti, pare rendere irrilevante per un quinto dei circa 1,73 milioni di elettori della Turingia il fatto che a 20 km dal capoluogo Erfurt sorga l'ex lager di Buchenwald, con il suo eterno monito lanciato da 56 mila morti. O che proprio Erfurt sia stata sede della 'Topf & Figli', l'azienda che produceva i forni crematori di Auschwitz.

Nel trentennale della caduta del Muro, l'Afd anche in Turingia ha fatto leva sulle falle economico-sociali della riunificazione tedesca. Hoecke fra l'altro ha puntato sul pericolo migranti - sebbene all'est ce ne siano molti meno che all'ovest - e si e' distinto come dichiarato negazionista anche in un altro campo: quello ambientale, quando in un comizio ha urlato 'Dite si' al diesel!' scatenando gli applausi dei suoi sostenitori.(ANSA).

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