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Ue: Plenkovic, priorità è un accordo su bilancio pluriennale

Croazia non diventerà paese hotspot

14 gennaio, 12:23
(ANSA) - STRASBURGO, 14 GEN - "Un accordo sul quadro finanziario pluriennale è la nostra priorità, che dovrà continuare a finanziare le politiche di coesione e le politiche dell'agricoltura ma anche ad altre sfide". Lo ha detto il premier croato Andrej Plenkovic illustrando il programma delle attività delle presidenza di turno del Consiglio Ue di Zagabria.

"Dobbiamo dunque agire in modo celere - ha aggiunto -, è di importanza cruciale portare avanti i negoziati realizzando dei progressi in tutti i fascicoli, il nostro fallimento rafforzerebbe chi non vuole un'Europa forte". Plenkovic ha poi parlato della Brexit sottolineando che "sarà triste vedere uno stato membro vedere lasciare l'Ue perché il Regno Unito e l'Ue condividono una lunga storia e questo dovrà essere un nuovo punto di partenza per costruire delle relazioni vicine di partenariato basate su interessi reciproci, sul rispetto e su una par condicio nei settori del commercio e della sicurezza".

Plenkovic ha poi precisato che il periodo di transizione di 11 mesi è brevissimo e ci vorrà tantissima buona volontà e tanto lavoro per concludere i negoziati in quel periodo e addivenire ad un buon accordo per entrambe le parti".

Il premier croato ha poi parlato della politica dell'allargamento, precisando che "l'adesione all'Ue rimane l'obiettivo ultimo dei negoziati". Tra gli altri temi la crescita, lo sviluppo del mercato del lavoro che "è essenziale", la digitalizzazione e il green deal europeo. Tra gli altri punti la sicurezza dell'Ue, le politiche della migrazione e dell'asilo. "Lo stato di diritto è un valore chiave per il funzionamento dell'Unione e noi promuoveremo un approccio integrato", ha poi sottolineato.

"Nel 2015 e nel 2016 la crisi migratoria dopo al caduta del Muro di Berlino ha rappresentato il fenomeno più importante e consistente con ramificazioni politiche a cui abbiamo assistito" e ora "si tratta di rafforzare la frontiera esterna dell'Ue" e "questo lo faremo con la politica estera, la sicurezza, sviluppo, commercio, aiuti umanitari, ma dobbiamo farlo in particolare fra la Grecia e la Turchia". Lo ha detto il premier croato Andrej Plenkovic intervenendo alla Plenaria del Parlamento Ue a Strasburgo. "La Croazia non lascerà che diventi essa stessa una sorta di paese hotspot informale - ha aggiunto -. Noi abbiamo detto no alle barricate e al filo spinato, noi proteggiamo la nostra frontiera con 650 addetti che servono anche a sorvegliare la frontiera europea, dobbiamo rispettare le nostre leggi e gli standard europei e le convenzioni internazionali e se ci sono state irregolarità verranno perseguite". Plenkovic ha poi aggiunto di avere "visitato il confine tra Bosnia e Croazia" e di essere "perfettamente consapevole di quelle che sono le condizioni", precisando che "dobbiamo cooperare, utilizzare le attività di Frontex, aiutarci l'un l'altro per affrontare adeguatamente la questione".(ANSA)
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