(ANSA) - SARAJEVO - Se hanno assegnato il Nobel a Peter
Handke, lo diano pure a Radovan Karadzic e Ratko Mladic. Così
Munira Subasic, presidente dell'associazione Madri di Srebrenica
nel corso di una manifestazione di protesta delle "Vittime e
testimoni del genocidio" davanti all'ambasciata svedese ieri a
Sarajevo. Mladic e Karadzic, leader dei serbi di Bosnia, furono
protagonisti della guerra di Bosnia (1992-1995), e responsabili
in particolare del massacro di 8 mila musulmani a Srebrenica e
dell'assedio di Sarajevo. La cerimonia dell'assegnazione del
Nobel all'Accademia delle scienze svedese è prevista per il 10
dicembre prossimo e pertanto la manifestazione di oggi ha avuto
inizio simbolicamente alle ore 10 e 12 minuti. Dure critiche ha
suscitato un mese fa, sia in Bosnia che in altri Paesi,
l'assegnazione del Nobel per la letteratura per il 2018, quando
non era stato assegnato, allo scrittore austriaco Peter Handke,
noto per le sue posizioni filo-serbe e per l'ammirazione e il
sostegno nei confronti del presidente serbo Slobodan Milosevic,
il "macellaio dei Balcani". Numerose associazioni hanno invitato
il Comitato per il Nobel della letteratura a ritirare il premio
a Handke, le Madri di Srebrenica si sono rivolte anche ai reali
di Svezia e il presidente dell'associazione che ha organizzato
la protesta di oggi, Murat Tahirovic, ha affermato che "la
negazione è l'ultima fase del genocidio". (ANSA).
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