(ANSA) - ISERNIA, 29 MAR - Da alcuni giorni in Molise sono
state avvertite dalla popolazione scosse di terremoto di lieve
entità, ma ravvicinate. La più forte, di magnitudo 3.1, è stata
registrata ieri, dai sismografi dell'Ingv, alle 2:20 con
epicentro a Sant'Elia a Pianisi (Campobasso), preceduta da una
sequenza sismica, il 24 marzo, di otto scosse tra Sant'Elia e
Ripabottoni.
Un'altra, di magnitudo 3.0, all'1:35 di lunedì 27 marzo con
epicentro a Vastogirardi (Isernia), in Alto Molise, avvertita in
molti comuni dell'Isernino. Era stata preceduta da due scosse,
di magnitudo 2.4 e 2.7, con epicentro sempre a Vastogirardi
nella mattinata di domenica, la prima alle 6:09 e la seconda
dopo un minuto, alle 6:10.
La scossa di stanotte è l'ennesima riprova di un periodo di
turbolenze nel sottosuolo del Molise: negli ultimi cinque o sei
anni più volte la terra ha tremato gettando gli abitanti della
regione in forte preoccupazione. In tempi recenti, che iniziano
con il sisma di magnitudo 4.2 del 25 aprile 2017 ad Acquaviva
del Sannio, e proseguono con quello di 4.7 del ferragosto 2018
in zona Montecilfone, appesantiti dal 5.1 della zona di
Guglionesi e Acquaviva solo due giorni dopo, svariati comuni
molisani hanno registrato scosse che hanno superato la magnitudo
3. Si tratta di Baranello, Sant'Elia a Pianisi, Pietracatella,
Guardialfiera, Rotello, Ripabottoni, Bonefro, oltre alle scosse
nell'Adriatico. In sostanza, tutto il territorio molisano è a
rischio sismico. (ANSA).