Poche ore, e quella che
sembrava una crisi nella maggioranza di centro destra alla
Regione Molise, è rientrata. Il prologo, un'accesa seduta del
Consiglio regionale nella quale ieri mattina è stata depositata
una mozione di sfiducia al governatore Donato Toma. Il
documento, presentato dai 6 consiglieri del M5s, sottoscritto
dai due esponenti del Pd, è stato firmato anche da tre
consiglieri dell'area di centrodestra: Michele Iorio, Aida
Romagnuolo e Filomena Calenda. Numeri che di fatto mettevano in
minoranza il presidente della Giunta. Duro, deciso e soprattutto
molto chiaro l'intervento in Aula della consigliera Calenda: "è
un triste epilogo - le sue parole - prima che sia troppo tardi
finiamo questo indegno spettacolo". Tutto questo, nella tarda
mattina. In serata, intorno alle 20, il colpo di scena: nelle
redazioni arriva un comunicato stampa di Calenda. "Vorrei
condividere con tutti voi molisani questo momento importante, ma
delicato. In questo ultimo anno colpito duramente dalla
pandemia, purtroppo tuttora in atto, ho quotidianamente
sollecitato il governo regionale ad un cambio di passo".
E ancora: "oggi finalmente posso dire che il Molise
cambia pagina, scriveremo insieme un nuovo capitolo". Ma la
notizia, sotto certi versi clamorosa, si apprende leggendo il
successivo periodo: "Il presidente della giunta Donato Toma ha
voluto fortemente la mia presenza in questo nuovo esecutivo. Lo
ringrazio per aver riposto nella mia persona fiducia e nuove
aspettative. Il cambio era indispensabile. Sarà un onere, perché
le problematiche sono tante, ma sarà per me un enorme onore
rappresentare in giunta tutti voi molisani, ci sarò sempre per
tutti, come ho sempre fatto. Sarò la sentinella dell'esecutivo e
la presenza di una donna in giunta assicurerà la giusta
sensibilità ai temi più delicati. Sarò la voce di ogni donna,
sarò al fianco di ognuna di voi. Sono pronta, non vi deluderò.
La regione Molise riparte con nuova programmazione in quei
settori che hanno bisogno di un'accelerazione. Statemi accanto,
che insieme ce la faremo". Crisi risolta e superata in poche
ore, dunque, e nuovo capitolo per l'esecutivo guidato da Donato
Toma.
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