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Laurea a Montali, 'squadra che vince deve essere cambiata'

Laurea a Montali, 'squadra che vince deve essere cambiata'

'Ultima cosa che avrei pensato di fare era l'allenatore'

CAMPOBASSO, 16 dicembre 2020, 13:39

Redazione ANSA

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"Sono molto felice, ringrazio il rettore Luca Brunese e tutti gli insigni professori che mi hanno ritenuto meritevole di questa laurea". Così Gian Paolo Montali, da oggi Dottore honoris causa in Scienze e tecniche delle attività motorie, nel corso del suo intervento all'Università del Molise. "Oggi - ha aggiunto - avete fatto felice me, ma anche un'altra persona, mia madre". Montali ha raccontato di aver abbandonato al quinto anno gli studi in Medicina e chirurgia "perché preso da questo sacro" per "occuparmi di sport, in particolare della pallavolo" e "oggi colmo un buco nel mio ambito familiare". Un intervento di circa 29 minuti nel quale ha messo a fuoco i diversi aspetti della sua attività ricca di successi. "Bisogna fare squadra e non gruppo - ha detto - sono due cose diverse e lavorare per competenze".
    Poi, ha 'ribaltato' un luogo comune: "la squadra che vince si deve cambiare" perché "nel momento che vinci gli avversari, nella stagione successiva, ti studiano mettendo a nudo quali sono i tuoi difetti, i punti deboli e quelli di forza".
    "L'ultima cosa che pensavo di fare nella mia vita - ha detto - è l'allenatore, poi mi sono ravveduto. La vera missione di un allenatore è quella di creare giocatori che diventino allenatori di se stessi". Infine una dedica "a tutti i giocatori che mi hanno accompagnato in questo percorso, ai miei collaboratori e alle persone con le quali ho lavorato e continuo a lavorare".
   
   

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