Monta la polemica a Campobasso
dopo i 22 casi di positività al Coronavirus registrati ieri tra
la comunità Rom, probabilmente a seguito della partecipazione di
alcuni di loro a un rito funebre lo scorso 30 aprile. Attesi per
oggi gli esiti di nuovi tamponi. "La legge come al solito vale
solo per i poveri fessi", il commento di un cittadino su
Facebook, che poi ricorda: "il 5 aprile è morta mia sorella e
non di Coronavirus; oltre a non poter fare il funerale, nessuno
dei familiari, neanche marito e figli, hanno potuto accompagnare
il feretro al cimitero". Domande e riflessioni, invece, da parte
di un avvocato: "si poteva prevedere che la comunità Rom
partecipasse numerosa al funerale e che si creassero pericolose
concentrazioni di persone prima, durante e dopo le esequie? Si
potevano prevenire queste situazioni onde evitare il rischio di
contaminazione? L'accertamento della colpa, negligenza,
imprudenza ed imperizia, si attua proprio attraverso i criteri
della prevedibilità e prevenibilità dell' evento. Le leggi e i
decreti quando si fanno - sottolinea - vanno rispettati e se
qualcuno non li rispetta va punito".
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