Gli studenti di Agnone
(Isernia) hanno aperto il corteo dei manifestanti scesi in
strada per difendere l'ospedale 'San Francesco Caracciolo' dai
tagli del Piano Operativo Sanitario.
In centinaia hanno risposto all'appello del Circolo di
Conversazione San Pio che ha organizzato la manifestazione a cui
ha aderito anche molti sindaci dell'altomolise e dell'alto
vastese, oltre al primo cittadino di Agnone, Lorenzo
Marcovecchio, e di Capracotta (Isernia), Candido Paglione.
Il Piano ancora non è stato reso noto ufficialmente, ma il
timore maggiore è che sia ulteriormente declassato e trasformato
in una sorta di casa di riposo. "Oggi si parla tanto di aree
interne, di valorizzazione di esse, eppure noi non conosciamo la
bozza del Piano Operativo Sanitario che domani verrà presentata
ai ministeri competenti - ha detto il sindaco di Agnone. "Tale
bozza - ha aggiunto - è stata redatta da chi non conosce il
territorio e non sa neppure dove si trova poiché non è mai
venuto". Per questo Marcovecchio ha espresso molti dubbi
sull'efficacia della bozza per le aree interne e di montagna
come Agnone. Stessi dubbi e molto scetticismo anche per il
sindaco di Capracotta: "Circola l'indiscrezione che la bozza
preveda l'elisoccorso. Questo mi spaventa - ha detto Paglione -
poiché qui da noi, in altomolise, durante l'inverno ci sono
bufere di neve e c'è la nebbia. Come fa, in tale condizioni
meteorologiche, a essere una garanzia l'elisoccorso?".
Paglione, inoltre, ha chiesto che "di sanità torni ad
occuparsi la Regione, non i commissari, come vuole il Titolo V
della Costituzione". E da qui la sua proposta di destinare, come
Regione, il 5% alla sanità per garantire il diritto alla salute.
Al corteo si è unito anche il consigliere regionale MoVimento
Cinque Stelle, Andrea Greco, che ha parlato un incontro avuto,
nei giorni scorsi, con il vice Ministro Sileri: "A lui abbiamo
detto che in Molise il settore pubblico viene distrutto per
favorire il privato".
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