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Azienda converte maschere da mare in anti-Covid

Società brevetta adattatore filtri, "possibile larga diffusione"

23 marzo, 20:13
 Azienda converte maschere da mare in anti-Covid Azienda converte maschere da mare in anti-Covid

Tramutare la propria maschera da mare in una maschera contro il contagio. Il brevetto è stato depositato a nome di un'azienda genovese, la Mestel Safety Srl, ditta della Ocean Reef Group, che, sotto il brand Ocean Reef, commercializza maschere pieno facciali da snorkeling e per la subacquea. "Il brevetto presentato - spiega il direttore marketing di Mestel Safety Luca Gamberini - è per un adattatore che possa accogliere filtri a vite P3, multipurpose o respiratori. I primi prototipi sono stati realizzati nelle scorse tre settimane, all'interno della sede genovese, con una stampante 3D. Una prima fornitura, sempre stampata in 3D ma di 1.000 pezzi, verrà stampata dalla HP in Lombardia nella settimana del 23 marzo. Se i piemontesi creatori di stampi saranno in grado di continuare nel loro lavoro partito già più di 10 giorni fa, il vero e proprio stampo, con una capacità produttiva di 1.000 pezzi al giorno, dovrebbe essere pronto entro il 31 Marzo, diventando quindi un prodotto potenzialmente di larga diffusione. L'idea dietro questo brevetto è molto semplice: le forniture di dispositivi di protezione individuale che proteggano gli occhi, il naso e la bocca, sono scarse ed introvabili. Di queste maschere, invece, la Ocean Reef, ne ha già più di 1,25 milioni sul mercato mondiale, oltre ad avere una scorta importante sia negli Usa, che in Italia. Non solo, l'adattatore è già pronto per essere modificato per adattarsi a tantissime altre maschere da snorkeling full-face (gran facciali), come la Easybreath della Decathlon, per la quale abbiamo già disegno e prototipi, e molte altre, portando il numero di dispositivi, già presenti nelle case di molte persone,ad un numero davvero elevato". La Mestel Safety produce tra l'altro maschere antigas sin dagli anni Ottanta - background che ha permesso all'azienda di combinare il concetto pieno facciale, prima alle apparecchiature subacquee, e poi, nel progetto delle prime maschere da snorkeling gran facciali. "L'azienda è pronta - afferma Gamberini - abbiamo pensato questo adattatore con in mente più utilizzi possibili: la connessione ai respiratori o l'utilizzo privato - una sorta di via di mezzo tra una FFP3 ed una maschera. Le maschere possono essere igienizzate dopo l'uso, non sono quindi prodotti usa e getta e proteggono molto bene naso, bocca ed occhi". "È encomiabile - conclude - il lavoro fatto dalla Isinnova, che ha sviluppato un'idea molto simile, ma con diversa applicazione. Importante è unire le forze". (ANSA).

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