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Crociere:Federagenti, fake news navi che danneggiano Venezia

Rixi alla 'non assemblea': 'Il porto non si chiude'

04 dicembre, 18:00

 "E' falso che l'erosione della laguna di Venezia sia causata dalle navi, la causa sono le dighe foranee alle Bocche di Malamocco. Inquina di più un vaporetto di una nave da crociera e le statistiche dicono che sono poche le grandi navi coinvolte in incidenti". Federagenti, la federazione nazionale degli agenti marittimi, prova a smontare pezzo a pezzo le "fake news" contro le navi nella laguna e con la "Non assemblea" a Roma rilancia il ruolo di Venezia come porto. Il porto non si tocca e la Cina lo considera uno degli snodi essenziali della Via della Seta dicono presidenti di autorità portuali e operatori.

"Venezia è e resta un porto; non è neanche lontanamente concepibile l'ipotesi di chiudere questo porto" conferma il vice ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Edoardo Rixi in collegamento da Genova. E' la risposta attesa da Federagenti che con il suo presidente Gian Enzo Duci ha voluto dedicare a Venezia la tradizionale assemblea pre natalizia, trasformandola in una provocatoria "non assemblea": "Visto che vogliono farci pensare a Venezia come un non porto allora facciamo una non assemblea". I presidenti delle Autorità di Sistema Portuale Adriatiche, Zeno D'Agostino (Mare Adriatico Orientale, nonché presidente di Assoporti) e Daniele Rossi (Mare Adriatico Centro Settentrionale) hanno evidenziato i rischi di cancellazione dell'Adriatico dalle grandi rotte e non solo delle crociere a causa delle incertezze sul futuro di Venezia. Ma preoccupa anche l'incertezza generale sulla realizzazione di nuove infrastrutture (porti inclusi), sulle quali incombe anche il pericolo ulteriore di un veto europeo al governo italiano nel finanziamento delle infrastrutture dei porti e la totale incertezza che ne deriva anche sui bandi di gare e gli interventi in atto.

Chiudendo i lavori, il presidente dell'Autorità di sistema del Mar Adriatico Settentrionale, Pino Musolino, chiede di coniugare sostenibilità e sviluppo, proseguendo la tradizione dell'ingegno marittimo dei veneziani.(ANSA).

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