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Arriva la tecnologia che pulisce fumi navi producendo energia

Presentato a Genova il centro CapLab per riduzione emissioni Co2

23 marzo, 20:15
Arriva la tecnologia che pulisce fumi navi producendo energia Arriva la tecnologia che pulisce fumi navi producendo energia

 I primi prototipi verranno prodotti nel CapLab nei prossimi mesi e i primi test a bordo di navi sono previsti nel 2024 per l'innovativo impianto a fuel cell, celle combustibili, che consentirà di "pulire" i fumi delle navi e degli stabilimenti dalla Co2, catturandola e quindi togliere inquinamento, e contemporaneamente produrre energia. CapLab, il centro di eccellenza presentato oggi a Genova a Molo Giano, gestito da Ecospray Technologies (partecipato da Costa crociere) e dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale (Dicca) dell' Università di Genova, frutto di un investimento di quasi 2 milioni di euro, sta lavorando sui sistemi di riduzione delle emissioni di Co2 attraverso l'utilizzo di celle a combustibile a carbonati fusi, e le prospettive che si aprono sono significative per il mondo marittimo ma anche per le industrie. "Si separa la Co2 che viene catturata e può essere riutilizzata o stoccata sottoterra in modo permanente o trasformata in un minerale come può essere il carbonato di calcio" spiega Dario Bove dell'Università di Genova o utilizzata per produrre metanolo o gasi di metano sintetico. A bordo delle navi già esistenti, installare queste celle (si parla di circa 200) consentirebbe di ridurre a meno dell'1% le emissioni inquinanti, la Co2 catturata dai fumi dei motori si potrebbe riutilizzare ad esempio per la parte hotel: "E' ancora prematuro ma pensiamo ad esempio alla gestione delle cucine o l'illuminazione delle stanze" spiega Giuseppe Carino, vicepresidente Guest experience e homeboard revenues di Costa Crociere. A CapLab c'è già un impianto pilota in scala da laboratorio dell'innovativo sistema per la decarbonizzazione. "La filosofia è quella della transizione energetica: una fase di passaggio in cui la CO2 non è gradita ma che oggi è impossibile escludere dalla vita quotidiana" spiega Barbara Bosio professoressa di Chimica e Fisica applicata dell'Università di Genova e "madrina" con Maurizio Archetti, presidente di Ecospray, del laboratorio CapLab. Quindi il sistema a celle a carbonati fusi potrebbe fare da ponte intanto che si studia il combustibile del futuro per non inquinare. "Ma questa tecnologia rimarrà - sottolinea Archetti - perché queste celle oltre a decarbonizzare producono energia utilizzando idrogeno. Quindi se l'idrogeno diventerà, come tutti pensano, il combustibile del futuro, in quanto non ha carbonio all'interno della molecola, continuerà ad essere utile". Per il presidente della Regione Giovanni Toti, che con il sindaco di Genova Marco Bucci ha partecipato all'inaugurazione "siamo di fronte ad un'ulteriore eccellenza che arricchisce la città, la Regione e soprattutto il principale sistema portuale del Paese". (ANSA).

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