Porti: Musolino, il sistema Venezia è un ente sano che investe

(ANSA) - VENEZIA, 05 OTT - "L'Autorità portuale dell'Adriatico settentrionale è un ente sano, finanziariamente ed economicamente, che però è riuscito a fare anche oltre 330 milioni di investimenti". Lo ha sottolineato il presidente Pino Musolino, presentando il bilancio di mandato 2017-2020. "Anche se ci sono alcuni temi ancora non risolti, come le crociere - aggiunge - lasciamo un porto sano sotto ogni profilo, a chiusura di una fase importante: quella della prima applicazione della legge di riforma sui porti".

Il punto di partenza dell'analisi di Musolino,è stato proprio il passaggio al sistema portuale del Veneto, unendo Venezia e Chioggia. Tra i molti elementi sottolineati, i 702.000 metri cubi di sedimenti scavati e conferiti in quasi 3 anni e i circa 332 milioni di investimenti, di cui 45,5 già conclusi. I porti di Venezia e Chioggia sono stati poi il sistema portuale che ha risentito meno del Covid, con una perdita dell'8,6% (da 13,3 milioni di tonnellate a 11,6) rispetto alla media nazionale dell''1,5%.

Guardando avanti, Musolino ha illustrato in particolare il progetto di bonifica dell'area Montesyndial, dove si svilupperà un "Fondaco 4.0 per far venire le imprese a investire, offrendo loro qualcosa di più della semplice bellezza del luogo e del nome" e quello dell'hub Lng, che ha attratto oltre 100 milioni di investimenti in private equity e 30 dall'Europa, 10 dei quali verranno utilizzati per realizzare una innovativa bettolina dual fuel.

Sul tema del Mose, Musolino ha affermato: "creare un porto regolato significa uno stravolgimento nell'organizzazione, ma è quello che succede nei tre principali scali europei: Rotterdam, Anversa e Amburgo. E il problema può essere risolto con i giusti finanziamenti, per quanto riguarda le questioni urgenti".

(ANSA).