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Porto: Ancona,traghetti davanti ex silos e spazio maxi yacht

Nuove banchine ne liberano 3 a ridosso città,navi diporto alla 7

02 ottobre, 21:00
(ANSA) - ANCONA, 02 OTT - 'Rivoluzione' al porto di Ancona con il progetto di trasformazione del Molo Sud che potrebbe completarsi entro l'estate 2022: alle banchine 19, 20 e 21, in precedenza dedicate ai traffici di cereali, ora libere dai 46 silos demoliti, attraccheranno traghetti anche extra Schengen (passeggeri e camion); ciò libererà altre tre banchine (8, 10 e 11, davanti alla Capitaneria di porto) utili agli operatori per picchi estivi di traffici passeggeri e mezzi, linee stagionali e commerciali. Alla banchina 7, invece, nell'area antistante l'ingresso Fincantieri, possibilità di ormeggiare yacht di grandi dimensioni, che transitano in Adriatico, per scali tecnici, sosta e manutenzioni. A presentare il progetto 'condiviso', dopo il via libera da comitato di gestione dell'Authority e dal Comune per "non contrasto" con il Prg, il presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Centrale Rodolfo Giampieri, l'assessore Ida Simonella (Comune di Ancona) e l'ammiraglio Enrico Moretti (vertice Direzione Marittima Capitaneria di Porto).

L'operazione permetterà anche di ridurre fortemente i percorsi (-158mila km l'anno) e le emissioni dei mezzi nel porto dopo lo sbarco, essendo le tre banchine 19, 20 e 21 più vicine all'uscita dallo scalo. L'infrastruttura ha una lunghezza di 420 metri e una superficie di 21.400 mq e potrà accogliere i traffici di merci varie, passeggeri, "ro-ro" e "ro-pax" grazie al progetto di adeguamento tecnico funzionale all'attuale Piano regolatore portuale. La decisione per il cambio di destinazione deriva dall'evoluzione dei traffici cerealicoli che ha subìto nel porto di Ancona una profonda modifica. Nel 2018 il Comitato aveva deciso per le tre banchine, alla scadenza delle concessioni demaniali, di dedicarle a diverse funzioni.

Il Piano particolareggiato del porto del Comune di Ancona definisce per i 'moli' la possibilità di ormeggio per: merci varie, portacontainer, carboniere-rinfuse, porta-granaglie, ro-ro, ro-pax. Però approfondite analisi sulle banchine e i piazzali retrostanti, hanno escluso la possibilità che possano sostenere carichi richiesti per movimentare la maggior parte delle merci. Escluse dall'Authority anche tipologie merceologiche ad alto impatto ambientale, incompatibili con la prossimità del tessuto urbano.

"Questo progetto, sul quale si è lavorato da tempo, fa parte di una fase di ripartenza dello scalo che - ha detto Giampieri -, pur segnato dal tremendo incendio, vuole mettere in campo tutte le energie positive indispensabili per reagire. Il progetto recupera banchine per lo sviluppo commerciale e guarda a una strategia futura che coniuga sviluppo e sostenibilità". Il ringraziamento del presidente alle "Amministrazioni che hanno collaborato e che stanno collaborando iniziando dalla Capitaneria, determinante in tutte le valutazioni tecniche fatte, e il Comune di Ancona. Importante sarà ora la sintesi con Agenzia delle Dogane, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri per i controlli Cites per definire l'iter procedurale per gli indispensabili controlli di sicurezza".

"Il nuovo spazio portuale porterà il porto di Ancona ad essere più competitivo sia sotto il profilo commerciale che ambientale" ha rimarcato il comandante del porto, ammiraglio Moretti. "La soluzione che si prospetta è quella in cui vincono tutti - ha osservato Simonella -. Si mette a reddito anche la banchina 7 per unità da diporto di grandi dimensioni per manutenzioni o transiti, vince la città perché si riconfigurano il business portuale e il sistema di security rendendoli più compatibili con città storica e waterfront".

"L'esigenza di dare risposte ai bisogni degli operatori portuali nei tempi rapidi - ha spiegato il segretario generale dell'Adsp, Matteo Paroli - ci ha indotto a utilizzare lo strumento dell'adeguamento tecnico funzionale che l'ultima riforma della Legge sui porti ha messo a disposizione per andare in tempi certi a modificare le destinazioni di funzione di banchine e aree portuali". Ora il progetto passera al vaglio, "in sede tecnica" del Consiglio superiore dei lavori pubblici"; poi ci saranno le "fasi di approvazione della variante". (ANSA).

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