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Porti: futuro anglo-olandese per terminal container Cagliari

Società legata allo scalo di Amsterdam presenta offerta

31 agosto, 16:58

- Futuro anglo-olandese per il porto canale di Cagliari e il terminal contentainer di Cagliari.

La PIFIM, che lavora con la Port of Amsterdam International, ha depositato un'istanza di concessione che sarà sottoposta ad un'attenta valutazione da parte di una commissione tecnica appositamente costituita dall'Autorità del mare di Sardegna (Adsp) e già riunita in questi minuti. E' il primo risultato della call internazionale, bandita dall'Authority nel dicembre 2019 e conclusasi questa mattina, alle 12, dopo tre proroghe.

Una volta valutata la completezza dell'istanza e la rispondenza alle finalità di sviluppo dei traffici valutate prioritarie dall'Adsp, seguirà la pubblicazione della domanda per un periodo di almeno 60 giorni, termine entro il quale anche altri soggetti interessati potranno presentare richieste in concorrenza o eventuali osservazioni ed opposizioni. Potrebbe essere il salvataggio in extremis per le centinaia di lavoratori che vedranno scadere mercoledì 2 settembre la cassa integrazione.

"Anche se è un pò prematuro per cantare vittoria e trarre conclusioni quello odierno - spiega il preidente dell'Authority Massimo Deiana - si può considerare un risultato di grande rilevanza, che apre nuovi ed importantissimi scenari per il futuro del porto canale di Cagliari. Dopo un accurato lavoro di stesura della sollecitazione internazionale di mercato per la concessione ex articolo 18 del compendio ma, soprattutto, una silenziosa e ostinata attività di scouting e promozione a livello mondiale, possiamo finalmente mettere un primo punto fermo: quello di avere agli atti dell'Ente una prima proposta ufficiale per il rilancio del transhipment nello scalo industriale di Cagliari".

La concessione è costituita da quasi 400 mila quadri di piazzale, con 1.600 metri lineari di banchina (incrementabili così come previsto dal Piano regolatore), 16 metri di fondale, fabbricati da adibire ad uffici, mensa, spogliatoi, depositi attrezzature e un Punto di ispezione frontaliero. A tutto questo si aggiunge la possibilità di locale o acquistare dal Consorzio industriale provinciale di Cagliari il relativo parco gru e mezzi per la movimentazione. L'offerta si rende appetibile anche dalla presenza di una Zona franca doganale interclusa e di un collegamento alla istituenda Zona economica speciale di oltre 1.600 ettari, attesa da oltre un anno e mezzo. (ANSA).

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