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Un "libro blu", le proposte dell'economia del mare

Al via il Blue economy summit

29 giugno, 19:39

(ANSA) - GENOVA, 29 GIU - Un "libro blu" che possa racchiudere tutte le proposte al paese che, partendo dal "modello Genova" possa velocizzare su infrastrutture e riforma della governance portuale, per promuovere la "blue economy", che rappresenta come indotto il 3,5% del pil nazionale. È questo il messaggio che parte dal Blue Economy Summit, la manifestazione organizzata da Comune di Genova e dall'Associazione Genova Smart City che, come ha spiegato l'assessore allo Sviluppo economico portuale Francesco Maresca "rappresenta un segnale di ripartenza, un'occasione per farci sentire anche a livello nazionale e aiutare la filiera marittima a fronteggiare la crisi causata dall'emergenza".

"Si riparte rimboccandoci le maniche con un po' di ottimismo - ha spiegato Augusto Cosulich, ad della Fratelli Cosulich - anche perché i problemi che il covid ha esasperato, come le autostrade e i costi non competitivi, esistevano anche prima".

Dello stesso avviso Mario Mattioli, presidente di Confitarma, che si dice scettico anche su quanto fatto fino ad ora.

"Pre-covid avevamo il 46% delle aziende che avevano problemi finanziarie - sottolinea - e il decreto sulla liquidità di fatto non ha semplificato il ricorso a questi aiuti, dimostrando che siamo uno Stato con scarse risorse". Per Luca Becce, Presidente di Assoterminal, da questa situazione si può uscire in un solo modo: "Semplificando, applicando le norme in modo chiaro e definendo i poteri. Se il modello Genova significa semplificare i modelli, renderli più trasparenti e meno tortuosi allora può aiutare".

Il messaggio, comunque, è stato anche quello di guardare al futuro, a quelle opportunità che da questa crisi sono emerse con forza. In Italia negli ultimi 5 mesi siamo passati da 27 a 29 milioni di utilizzatori dell'e-commerce, ha ricordato Gian Enzo Duci, presidente di Federagenti , una modalità che necessita di una catena logistica diversa da quella del passato. "Nel nostro paese manca una vera logistica dell'ultimo miglio che sarà compensata da chi saprà avere idee in tal senso". Infine il tema delle infrastrutture sulle quali, come ha ricordato il presidente di Confetra, Alessandro Laghezza, bisogna prendere decisioni. "Non si può bloccare una regione come la Liguria in un momento così importante, si deve prendere una decisione sul tema delle concessioni e vanno individuati i responsabili dei danni che superano di molto i 10 milioni quantificati per il crollo del ponte Morandi". (ANSA).

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