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Fase 2: Allianz, nuovi rischi con la ripresa navi ferme a lungo

Studio, a causa di equipaggi sotto stress e ispezioni in ritardo

29 maggio, 16:29

 L'aumento delle navi inattive in seguito alle restrizioni attuate per l'emergenza Coronavirus porta nuovi tipi di rischio per gli operatori marittimi e gli assicuratori, legati alla gestione della nave e degli equipaggi.

Allianz global corporate & specialty analizza l'impatto della pandemia sul settore marittimo nella pubblicazione Safety of Maritime Assets - Tugged By A Pandemic e avverte: "Se il disarmo delle navi non viene gestito in modo adeguato, in mancanza di regolare manutenzione, i problemi possono concretizzarsi quando la nave è pronta a ripartire", spiega. La riattivazione dopo lo stop, soprattutto nel caso del disarmo "a freddo", con un equipaggio ridotto al minimo "può richiedere tempo, prevede test approfonditi per garantire la sicurezza, e può essere costosa: nei casi peggiori, anche milioni di dollari" spiega lo studio.

Ancora, in tempi di Covid-19 con la chiusura delle frontiere il ricambio degli equipaggi sulle navi è diventato difficilissimo, quindi si sono allungati i tempi a bordo con aumento della stanchezza fisica e mentale. "Si stima che tra il 75% e il 96% degli incidenti marittimi possano essere provocati da errori umani, e la stanchezza è una delle principali cause" avverte Allianz. L'altro rischio da affrontare è che le limitazioni imposte dalla pandemia portino ritardi nelle ispezioni a bordo e nella manutenzione delle attrezzature di emergenza. Senza contare il rischio di danni che possono derivare dai tempi lunghi di approvvigionamento di olii lubrificanti e materiali di consumo. (ANSA).

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