Con 531 milioni di fatturato di
filiera, 2.037 dipendenti e un indotto di oltre 1.500 persone,
il 2021 del Gruppo Fileni ha registrato importanti passi in
avanti sotto il segno della sostenibilità. Leader in Italia
delle proteine animali biologiche e terzo player nazionale nel
settore delle carni avicole, il gruppo marchigiano lo scorso
anno ha assunto la forma giuridica della Società Benefit ed ha
ottenuto la certificazione B Corp, riconoscimento internazionale
alle imprese che decidono di misurare le loro performance in
termini di impatto ambientale, sociale ed economico. Dal 2020,
inoltre, l'intero perimetro produttivo del gruppo è "Carbon
neutral" sinonimo di zero impatto climatico, nel solo 2021 si è
evitata l'emissione in atmosfera di 16.461 tonnellate di CO2. Lo
si legge nel Bilancio di Sostenibilità relativo all'anno 2021,
presentato dalla famiglia Fileni - il fondatore Giovanni e i
figli Massimo e Roberta - presso il Dipartimento di Agraria
della Politecnica delle Marche. "Crediamo nella cultura
rigenerativa, valorizziamo il territorio per prenderci cura del
futuro della comunità", ha fatto sapere il vicepresidente
Massimo Fileni, annunciando una mission ambiziosa: "Vogliamo
essere la migliore filiera in Europa per il benessere delle
persone e degli animali". Parte integrante del Distretto
Biologico Unico delle Marche, la filiera bio del Gruppo Fileni
rappresenta il 32% dei 933.519 metri quadri di superficie degli
allevamenti. Inoltre - si legge ancora nel bilancio, "nel 2021
oltre il 98% della produzione biologica e convenzionale è
avvenuta senza l'uso di antibiotici". All'incontro ha
partecipato anche l'assessore regionale Mirco Carloni, il quale
ha ricordato come il distretto biologico delle Marche sia il più
grande d'Europa. "Siamo una regione piccola, di tante piccole
imprese - ha detto - ma tutti insieme siamo una forza".
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