La Regione Marche presenta una vera
e propria novità nel settore delle politiche attive per il
lavoro: sarà pubblicato a breve l'avviso pubblico per progetti
integrati sperimentali mirati a reinserire nella vita sociale e
lavorativa donne che abbiano avuto un carcinoma mammario; dal 10
gennaio 2021 e fino al 31 marzo 2021, sarà possibile inoltrare
le domande per la presentazione di progetti, sulla piattaforma
Siform2. "Tra le iniziative di sostegno all'occupazione che
l'assessorato al Lavoro mette in campo, questa azione è
sicuramente inedita - il commento dell'assessore regionale
Stefano Aguzzi - e va nella direzione di favorire la ripresa
delle attività non solo produttive delle donne, ma anche il loro
ritorno ad una componente di socialità che si realizza con la
vita professionale. L'intervento scaturisce dalla
consapevolezza, avvalorata da dati e testimonianze, che una
delle problematiche più sentite dalle donne operate di tumore al
seno riguarda il lavoro: per questo bisogna intervenire per
favorire sia una migliore gestione della patologia e delle
relazioni in ambito familiare, sociale e nel mondo del lavoro,
sia la ripresa psicologica, motivazionale e fisica delle donne,
presupposti indispensabili per un rientro con successo nella
vita sociale e lavorativa. Come assessorato e come uffici,
teniamo tantissimo alla realizzazione di azioni di questo tipo
che sono veramente utili per la popolazione - conclude
l'assessore Aguzzi -, come il reimpiego di chi è attualmente
disoccupato e si vuole rimettere in discussione con una propria
nuova attività che la Regione ha finanziato con un fondo di 2,9
milioni di euro".
I soggetti destinatari delle azioni previste sono donne
maggiorenni residenti o domiciliate nella regione Marche,
disoccupate ai sensi del D.lgs. 150/201, e/o occupate con
pregresso carcinoma mammario che sono rientrate al lavoro.
Possono presentare domanda di finanziamento esclusivamente i
partenariati costituiti nella forma di Associazione Temporanea
di Impresa o di Scopo (ATI/ATS) di cui facciano parte soggetti
pubblici o privati con una comprovata e qualificata esperienza
in attività e servizi, soprattutto in campo medico, nell'ambito
di ricerche e progetti per il miglioramento della qualità di
vita delle donne, con particolare riguardo a Università, Enti di
ricerca, Asur, associazioni, Fondazioni (bando al link
https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Istruzione-Lavoro).
L'intervento viene finanziato dal Por Fse 2014/2020 con una
dotazione pari a 750mila euro: ciascuna ATI/ATS può accedere, al
massimo, a un finanziamento di 150mila euro. La novità assoluta
di questa misura è che ciascun progetto deve fornire una
risposta integrata alle problematiche delle donne interessate,
combinando due tipologie di attività corrispondenti a due fasi
del progetto stesso: da un lato, azioni di orientamento
prioritariamente finalizzate a rafforzare l'autostima e la
motivazione al reinserimento nella vita sociale e professionale,
dall'altro azioni di politica attiva del lavoro. Queste, a loro
volta, saranno diversificate a seconda della condizione delle
donne sul mercato del lavoro: nel caso di disoccupate, le
politiche attive consisteranno in misure di inserimento o
reinserimento lavorativo attraverso esperienze di borse lavoro
della durata di nove mesi presso una o più imprese della regione
Marche. Nel caso di donne occupate le misure di politica attiva,
svolte da esperti con competenze specifiche nelle materie
trattate, consisteranno in moduli di approfondimento per
accrescere le loro competenze trasversali; a titolo
esemplificativo, corsi di empowerment e rimotivazione al lavoro,
laboratori di conciliazione vita e lavoro, sviluppo delle
competenze, attività di progettazione professionale per lo
sviluppo di carriera, bilancio delle competenze. Sempre tra le
iniziative mirate a favorire le pari opportunità di genere,
un'altra azione attiva innovativa che l'assessorato al Lavoro
della Regione Marche sta portando avanti è un incentivo
destinato alle madri che ritornino al lavoro: è ancora possibile
presentare le domande e i destinatari sono madri, cittadine
italiane, comunitarie ed extracomunitarie con permesso di
soggiorno, residenti nelle Marche, che siano lavoratrici
dipendenti del settore privato, autonome o imprenditrici di
micro imprese, che rientrino al lavoro dopo il periodo di
congedo per maternità. L'incentivo sarà erogato ogni mese per 6
mesi la domanda può essere presentata entro i dodici mesi di età
del figlio o 18 mesi nel caso ci sia una disabilità. Per questa
azione è prevista una dotazione di 500mila euro.
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