"Ci saranno nuovi focolai e future
pandemie? Il problema non è il se, ma il quando. Avendo già
questa certezza, dobbiamo imparare dalla lezione che abbiamo
vissuto, per controllare da subito la prossima epidemia". Lo ha
detto Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms, a
margine dell'inaugurazione del Museo Carlo Urbani a Casteplanio,
nelle Marche, città natale dell'infettivologo di cui ricorre il
ventennale della scomparsa. Ricordando che Urbani fu il primo a
riconoscere la pericolosità di una sindrome al tempo
sconosciuta, la Sars, e la fermezza del medico marchigiano nel
contrastare da subito il contagio con un protocollo di
contenimento e quarantena, Ghebreyesus ha ricordato come uno dei
più grandi lasciti di Urbani sia stato quello di un "ideale di
sanità equa e vicinanza alle popolazioni vulnerabili". Una
lezione ancora oggi "attualissima", ha sottolineato: "la lezione
che abbiamo avuto dall'ultima epidemia di covid, e che dovremo
ricordare è proprio quella della mancanza di equità". "Siamo
stati costretti a vedere anche nelle ultime emergenze - ha
aggiunto - problemi di disuguaglianza nella distribuzione dei
vaccini e nell'accesso alle cure, con Paesi industrializzati che
hanno avuto subito accesso al programma vaccinale mentre quelli
poveri sono rimasti indietro". "L'Oms - ha ammesso - ha
sviluppato da subito un meccanismo per distribuire vaccini ma ci
sono stati degli intoppi. Per questo dico che avremo bisogno di
soluzioni strutturali per correggere problemi strutturali".
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