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Porti: le richieste di Cgil, Cisl, Uil Marche

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Porti: le richieste di Cgil, Cisl, Uil Marche

'Serve una scossa'. Documento a Regione, Comune e Adsp

ANCONA, 04 agosto 2021, 18:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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   Porto uguale economia di tutte le Marche: sono 6.500 le persone che ogni giorno entrano nell'area dello scalo di Ancona per lavoro, con una movimentazione in crescita costante negli ultimi anni e che oggi registra una netta ripresa di traffici sul 2020, con +24% di merci, riallineandosi al 2019. Di dimensioni maggiori sono le ricadute nell'indotto. Per questo i sindacati Cgil, Cisl e Uil chiedono una scossa per lo scalo e hanno preparato un documento con richieste rivolte a Regione, Comune e Autorità Portuale.
    Preoccupa la situazione di stallo che si è creata dopo l'uscita di Rodolfo Giampieri alla guida dell'Authority è arrivato il commissario Giovanni Pettorino. I segretari delle sigle sindacali Marco Bastianelli (Cgil), Alessandro Mancinelli (Cisl) e Giorgio Andreani (Uil), sono "preoccupati perché in questi mesi si è perso tempo in una guerriglia politica che ha perso di vista gli interessi del porto". Dalla Regione si attendono un atteggiamento costruttivo "anche rispetto al nodo dell'attività portuale, la rete infrastrutturale, che non consente allo scalo, al momento, di dispiegare al massimo il proprio potenziale".
    "Oggi vengono anticipati importanti incrementi di risorse che dovranno essere misurati alla prova della concretezza e della realizzazione" hanno detto gli esponenti sindacali, sottolineando il ruolo preminente del porto di Ancona. Nel documento sottoscritto, evidenziano che le richieste "sono note da tempo ma restano ancora senza risposte adeguate". Come l'introduzione della Zes (Zona economica speciale), o della Zlsr (zona logistica semplificata rafforzata), per rilanciare lo sviluppo delle aree del 'cratere', come il Fabrianese, che si reggono solo attraverso una progettualità basata anche sul porto di Ancona.
    Importante realizzare il complesso di interventi che garantiscono la viabilità in uscita dal porto come 'l'ultimo miglio', uscito dal piano nazionale di ripresa e resilienza ed ora tra le opere oggetto di commissariamento ministeriale. "Da mesi - hanno sottolineato i sindacati - si attende il completamento del triangolone di Rfi: 90 milioni di euro che consentirebbero di riprofilare la costa a nord del porto, riconnettendosi all' ultimo miglio".
   

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