"Questo speciale assetto della
governance della ricostruzione, nella forma multilivello a tre
(Stato, Regioni e Comuni), con le Regioni al centro del mosaico
istituzionale, sta funzionando". Lo ha detto il commissario
straordinario alla ricostruzione post sisma Giovanni Legnini,
nel suo intervento in aula durante la seduta aperta del
Consiglio regionale delle Marche dedicata al tema del terremoto.
Più che di modello, Legnini ha preferito parlare di "esperienza
viva", che funziona talmente bene "che, pur avendo il
commissario dei poteri in deroga, per loro natura non
condivisibili, noi abbiamo deciso tutti insieme di condividerli.
Le decisioni calate dall'altro rischiano quasi sempre di essere
inefficaci". Sbagliata, secondo Legnini, la decisione di un
paio di anni fa, di eliminare "l'intesa con le Regioni, perché
minava alle fondamenta questo assetto". Un assetto che "di
fronte ad una delle ricostruzioni più complesse, più lente, più
sottostimate e sottovalutate è la chiave - ha aggiunto - per
coltivare l'ambizione di una ricostruzione di qualità e
auspicabilmente veloce". Al centro c'è "una leale collaborazione
e condivisione dei vari livelli istituzionali".
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