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Regionali: Mangialardi, autorevolezza per Recovery fund

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Regionali: Mangialardi, autorevolezza per Recovery fund

Quei soldi i sovranisti non li volevano e non hanno piani

CIVITANOVA MARCHE, 15 settembre 2020, 00:03

Redazione ANSA

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Un patto con l'Emilia Romagna per cambiare insieme la legge Balduzzi, "perché non è più pensabile chiudere i punti nascita e non avere i punti di primo intervento", ma anche programmi precisi per la gestione delle risorse che arriveranno nelle Marche con il Recovery fund e, soprattutto, l'essere un interlocutore credibile nella trattativa con il governo per avere quelle risorse. Sono i temi affrontati da Maurizio Mangialardi, candidato presidente del centrosinistra, nell'evento clou della sua campagna elettorale stasera a Civitanova Marche insieme al governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Una campagna elettorale scandita da due date: "il 20 febbraio, quando la pandemia ci ha tolto tutte le certezze", e il 21 luglio con il varo del Recovery fund, che ha salvato una nazione in difficoltà". "Da soli non saremmo andati da nessuna parte - ha detto Mangialardi tra gli applausi -. Con i sovranisti al governo saremmo stati soli, saremmo stati come l'Argentina". Gli stessi sovranisti che "non volevano questi soldi e,anzi, ridevano. Qualcuno che ora è candidato presidente di Regione ha anche votato contro in Parlamento. O se non lo ha fatto lui direttamente, lo ha fatto la Meloni".
    "Duecentonove miliardi che possono cambiare la storia della regione -. ha insistito Mangialardi -, con una ripartizione non matematica, ma politica, per la quale mi sono mosso subito. Si parla di otto miliardi per le Marche, ma lo posso dire con un po' di presunzione: se l'interlocutore è il centrosinistra con Mangialardi quegli 8 miliardi arrivano e arrivano per quello che serve per svoltare, altrimenti in mano ai sovranisti non lo so...". "Del resto non abbiamo capito che cosa vogliono - ha argomentato -, quando parlano Salvini e Meloni non si interessano di noi. Salvini oggi era a Jesi, ma per lui avrebbe potuto essere Jesolo, era uguale. Sono le stesse parole che non hanno niente a che vedere con questa terra, con chi ci lavora, con chi fatica a ripartire, non c'entrano niente con noi. E poi lo vogliamo dire che dove governa il centrodestra la sanità è privatizzata?".
   

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