C'è un'azienda biotech di
Jesi tra le realtà in prima linea nella lotta alla diffusione
del coronavirus. E' la Diatech Pharmacogenetics, la più grande
tra le 3-4 aziende italiane che producono i reagenti per tamponi
Covid-19, ancora scarsi sul mercato e difficili da reperire. Il
kit "Easy SARS-CoV-2" è un test per uso in vitro diagnostico per
il rilevamento qualitativo dell'Rna del virus SARS-CoV-2 da
un'ampia gamma di tamponi e altri campioni clinici umani; da
fine aprile ad oggi - da quando cioè è partita la produzione,
dopo un mese di ricerca serratissima nello stabilimento di Jesi
- ne sono state commercializzate circa 250mila dosi. "Il
prodotto è stato messo a punto nello stabilimento di Jesi, in
collaborazione con il centro Covid di Urbino. Siamo partiti da
poco e stiamo rifornendo le grandi strutture sanitarie in Italia
e in Europa - spiega il presidente Fabio Biondi -, ma ci sono
trattative in corso con alcuni dei paesi oggi tra i più colpiti.
Arrivano richieste dal Messico, Brasile, Iraq, Sudafrica... Il
nostro potenziale è di produrre 50mila test a settimana". La
Diatech è l'unica in italia ad occuparsi di farmacogenetica, ed
è leader di mercato nei test applicati alla diagnosi oncologica
per elaborare terapie adatte al genoma di ogni singolo paziente.
Con l'inizio della pandemia l'azienda è tornata a fare ricerca
nella diagnostica applicata ai virus, l'asset da cui la Diatech
è nata nel 1996 e che poi è stato ceduto ad una multinazionale
tedesca. "Per noi è stato un ritorno alle origini, ma anche una
chiamata alle armi. Cerchiamo di dare il nostro contributo alla
lotta alla pandemia applicando una politica di prezzi bassi sui
kit prodotti - spiega Biondi - Siamo partiti con la
sperimentazione a marzo e messo a punto in brevissimo tempo un
test 'da campo', non automatizzato, flessibile ed efficace...
poche mani esperte nei laboratori riescono a fare grandi numeri
di tamponi, e velocemente. Il test rileva anche le basse cariche
virali, con un controllo interno per evitare errori".
Intanto, l'azienda guarda al post pandemia: "Produrremo Easy
SARS-CoV-2 finché ce ne sarà bisogno, pensiamo sia importante
ora mettere a punto prodotti mirati per la diagnosi delle
conseguenze della malattia,e stiamo facendo ricerca su questo.
Intanto stiamo riprendendo full time la nostra ricerca sulla
diagnostica oncologica".
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