"Dobbiamo accompagnare nella sua
transizione l'intero ecosistema" dell'auto perchè "con il
passaggio del valore aggiunto dalla motorizzazione alle batterie
e ai chip, gli impatti distributivi sull'intero ecosistema
saranno enormi". Lo ha sottolineato il Commissario per il
Mercato Interno Thierry Breton a Ispra per l'inaugurazione del
nuovo laboratorio per il controllo delle emissioni dei veicoli.
"Il passaggio alle auto elettriche potrebbe significare
centinaia di migliaia di posti di lavoro distrutti lungo la
filiera (circa 600.000 per l'Ue nel suo insieme)" aggiunge
sottolineando che il secondo motivo del suo viaggio in Italia è
incontrare l'ecosistema automobilistico, fatto di "165.000
persone direttamente impiegate nell'industria automobilistica,
sparse su 2200 aziende. Fiat, certo, ma anche Brembo, Marelli,
Pirelli, Sogefi, Teksid e tanti altri". "Entro il 2030, circa il
35-40% del costo di un'auto sarà associato ai suoi componenti
elettronici. E un altro 35% del costo di un'auto sarà associato
alla sua batteria" ricorda il Commissario e "mentre i grandi
produttori di veicoli possono diversificare le loro fonti di
reddito ed essere presenti su diversi mercati internazionali, i
produttori di componenti possono essere attivi solo su specifici
segmenti di mercato, direttamente interessati dal divieto dei
motori a combustione interna. Ecco perché è necessario un grande
sforzo collettivo per la riqualificazione delle competenze".
"Grazie al Patto per le Competenze abbiamo ottenuto i primi
impegni concreti (700.000 persone all'anno riqualificate, 7
miliardi di euro dall'industria)" ricorda Breton.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA