Il Consiglio regionale della
Lombardia ha approvato all'unanimità la nuova legge regionale
riconosce le associazioni combattentistiche e d'arma e stanzia
400 mila euro, nel biennio 2020-2021, per sostenere le loro
attività.
I fondi serviranno a finanziare progetti relativi a
cerimonie, manifestazioni, mostre, convegni e attività
didattiche, la gestione e la manutenzione di siti museali,
cimiteri, sacrari e delle sedi associative, i raduni, le
iniziative culturali e di diffusione della cultura della
legalità e della sicurezza.
"Questa legge vuole essere un doveroso riconoscimento al
grande impegno e all'instancabile attività svolta da tutti i
volontari nel promuovere la cultura della sicurezza e nel
perseguire una fondamentale azione sociale, educativa e di
memoria storica" ha sottolineato la promotrice Francesca Brianza
(Lega), vice presidente dell'assemblea lombarda.
"Il 2018 - ha commentato l'assessore regionale alla Sicurezza
Riccardo De Corato - è stato l'anno delle celebrazioni del
centenario della fine della prima guerra mondiale, non abbiamo
voluto dimenticare l'altissimo sacrificio di chi pagò con la
vita il prezzo dell'indipendenza e dell'unificazione di
un'Italia ancora giovane. Oggi con la legge riconosciamo il
nostro legame con il passato, questo costituisce un esempio per
tutti e ci ha consegnato un patrimonio di valori che va
custodito a trasmesso".
A favore del provvedimento ha votato anche il Movimento 5
Stelle, nonostante la bocciatura "vergognosa", ha accusato ha il
consigliere pentastellato Raffaele Erba, dell'emendamento M5S
che chiedeva "di mettere nero su bianco, tra i requisiti per
accedere ai contributi regionali, anche le attività divulgative
presso scuole e istituti di formazione lombardi volte a favorire
la diffusione e la conoscenza delle vicende storiche connesse
alla Prima Guerra Mondiale, alla Seconda guerra mondiale,
all'Olocausto e alla Resistenza".
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