La nuova legge regionale sulla
rigenerazione urbana "non vuole essere una legge contro il
Comune di Milano ma per tutta la Lombardia, salvaguardando le
esigenze dei vari comuni". È quanto ha spiegato l'assessore
regionale al Territorio Pietro Foroni, a margine dei lavori del
Consiglio Regionale che oggi voterà la norma, replicando alle
critiche espresse dall'assessore milanese all'Urbanistica
Pierfrancesco Maran. Foroni ha annunciato degli emendamenti al
testo che consentiranno ai Comuni di modulare, in base alle
esigenze dei loro territori, sia lo sconto sugli oneri di
urbanizzazione (fino al 60%) sia il bonus volumetrico del 20%,
in deroga ai Pgt, per chi decide di recuperare un immobile
abbandonato.
Questo, sulla base di criteri legati alla qualità
dell'intervento che sarà la Regione a decidere con una
successiva delibera di giunta. "Noi abbiamo grande rispetto
della realtà di Milano. Milano è una città fondamentale e
importante però in Lombardia ci sono altri 1.499 comuni, quindi
noi come Regione dobbiamo guardare a tutti. Con questo
correttivo verremo incontro alle esigenze del Comune di Milano"
ha assicurato l'assessore leghista. La questione delle
volumetrie, ha aggiunto Foroni, "sarà in mano alla Regione sulla
base di criteri di efficientamento energetico e qualitativo
degli interventi. Il Comune potrà declinare questi criteri e
penso che in alcuni casi potrà anche escluderli, a seconda degli
edifici e delle zone. Quindi daremo ampia autonomia ai Comuni".
"Questa - ha ribadito in Aula l'assessore - non è una legge
contro la pianificazione urbanistica di Milano. Mi auguro che le
critiche non siano una presa di posizione politica contro la
Regione Lombardia".
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