Primo sì in Lombardia
all'istituzione della leva civica lombarda. La proposta di legge
presentata dalla Lega (primo firmatario Alessandro Corbetta) è
stata approvata a maggioranza dalla commissione Sanità del
Consiglio regionale lombardo.
"Si tratta di un progetto estremamente interessante - ha
commentato il presidente della commissione Emanuele Monti (Lega)
-. In primo luogo perché crea una leva civica regionale,
lombarda, a differenza di quanto già previsto a livello
nazionale, e pone Regione Lombardia ancora più all'avanguardia.
In secondo luogo, aumentiamo il compenso per i nostri giovani e
finanziamo anche interventi per la disabilità, perché questa
azione comprenda sempre più cittadini lombardi e soprattutto i
disabili che sono al centro della nostra politica regionale".
Il nuovo servizio di leva civica volontaria è destinato a
cittadini italiani, europei o extracomunitari con regolare
permesso di soggiorno, residenti in Lombardia da almeno cinque
anni e di età compresa tra i 18 e i 28 anni. La leva civica
lombarda si affianca al servizio civile nazionale, che continua
ad esistere e viene gestito attraverso un unico albo nazionale,
mentre l'albo regionale ha cessato di avere validità dal maggio
scorso. I giovani saranno retribuiti con un assegno di 500 euro
mensili a fronte di un impegno settimanale di 25 ore.
Il progetto di legge stabilisce che questa retribuzione sia
esente da imposizioni tributarie e non imponibili ai fini
previdenziali, aspetti che in commissione sono stati oggetto di
discussione in quanto ritenuti dalle opposizioni (Pd contrario,
M5S astenuto) non in linea con le competenze regionali. Il
progetto di legge approderà in Consiglio regionale il 15 ottobre
per l'approvazione definitiva.
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