"Spiace vedere che un luogo
simbolo, da oltre 35 anni, come il pratone di Pontida, un luogo
simbolo per la Lega, per i suoi tanti militanti, per generazioni
di leghisti, sia stato preso di mira da vigliacchi teppisti che
hanno deturpato il muro con scritte spray di insulti": il
ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli è convinto che
questo sia stato "un insulto alla democrazia".
"Dalla seconda metà degli anni Ottanta a oggi, al prossimo
raduno del 17 settembre, il prato di Pontida è sempre stato, e
sempre sarà, un luogo di popolo, di festa, di partecipazione, di
aggregazione, di idee espresse democraticamente, senza che ci
sia mai stata una violenza, anche piccola - ha aggiunto -. Chi
insulta o deturpa un luogo simbolo insulta la democrazia, la
partecipazione, la parola data al popolo, il libero confronto
delle idee e delle opinioni".
"Ma forse è proprio questo il problema, che pochi vorrebbero
decidere per tutti, zittendo - ha concluso - il consenso e il
dissenso, con insulti o violenza per chi la pensa diversamente
da loro".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA