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Elena Sofia Ricci in scena, chi si abitua è perduto

Elena Sofia Ricci in scena, chi si abitua è perduto

Debutta il 21/3 al Manzoni di Milano con piece di Tennessee Williams

MILANO, 20 marzo 2023, 16:16

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Se ti abitui sei perduto": Elena Sofia Ricci parafrasa un passaggio di Tennessee Williams per raccontare quanto abbia trovato contemporaneo interpretare Alexandra del Lago in 'La dolce ala della giovinezza', in scena dal 21 marzo al Teatro Manzoni di Milano, dove la piece diretta da Pier Luigi Pizzi (che ne firma anche scene e costumi) resterà in scena fino al prossimo 2 aprile.
    "Williams è attuale perché è un autore di tragedie esistenziali e ogni sera - dice l'attrice, al suo debutto sul palco dello storico teatro milanese - alcune battute risuonano terribilmente contemporanee". Nel dramma della protagonista, star del cinema in declino, alcolizzata e depressa, che cerca consolazione tra le braccia di un giovane gigolò, secondo Elena Sofia Ricci, "c'è la paura di non essere visti, riconosciuti, che è quella dei ragazzi di oggi, che temono di non esistere senza un certo numero di like". Se i giovani "sono assuefatti", il pensiero dell'attrice corre anche alle donne maltrattate, "che si abituano a esserlo... ma come si fa? Se ti abitui - considera - vuol dire che sei perduto". Come Alexandra, "che è una donna in fuga da se stessa, vittima dell'assuefazione al dolore", ma al tempo stesso ha qualcosa che la sua interprete sente affine: "ha questo bisogno di vivere con urgenza, in maniera spudorata, perché gli anni davanti sono meno di quelli alle spalle. Anche a me viene questo bisogno quasi animalesco - confida alla vigilia del debutto milanese dello spettacolo, dove è affiancata da Gabriele Anagni - di non buttare un istante della vita. Lo faccio impegnandomi nel lavoro, alzandomi da sola l'asticella, tanto che ho debuttato anche alla regia, con la 'Fedra' di Seneca. All'inizio non mi sentivo in grado, mi sono trovata come una ragazza davanti alle versioni del liceo, ma - conclude - è stato un bel viaggio".
   

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