Trascorsa un'intera notte in
emergenza, con i vigili del fuoco che hanno garantito oltre
cento interventi tra capoluogo e provincia, Cremona e il suo
territorio, flagellati da un temporale violentissimo tra le 19 e
le 19,30 di ieri, hanno iniziato la conta dei danni. E sono
ingenti. Oltre alle decine di piante cadute, molte di grandi
dimensioni e alcune crollate sulle auto in sosta, i primi
sopralluoghi raccontano di tetti scoperchiati e palazzi
lesionati. Anche il municipio della città, a lungo ispezionato
dai pompieri dopo la caduta di alcuni mattoni, è attualmente
transennato sia lungo le vie laterali sia nella parte che guarda
al Duomo: il rischio è che possano cadere altri frammenti e il
pericolo, ovviamente, è che possano colpire i passanti.
Sono più di una anche le chiese ferite dal maltempo, con i
campanili sbrecciati in alcuni punti, e danni si sono verificati
anche a Cremona Solidale, la rsa del capoluogo, e al cimitero
civico, dove il cedimento di alcuni alberi ha consigliato la
chiusura temporanea. Il sindaco, Gianluca Galimberti, firmata
questa mattina l'ordinanza di divieto di accesso al cimitero per
consentire le verifiche di stabilità a cappelle e parte
monumentale, è pronto a chiedere lo stato di calamità.
"Ho già convocato il comitato operativo comunale deputato a
preparare la richiesta e la inoltreremo nelle prossima ore - ha
annunciato il primo cittadino di Cremona -. Stiamo verificando
le condizioni di decine e decine di alberi in tutta la città e
il nostro obiettivo è mettere tutto in sicurezza il prima
possibile".
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