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Sangalli, con Omicron il terziario rischia una crisi profonda

Sangalli, con Omicron il terziario rischia una crisi profonda

Sondaggio Camera commercio Milano,72% imprese visto calo clienti

MILANO, 15 gennaio 2022, 12:07

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"A causa degli effetti della variante Omicron le imprese del terziario rischiano una nuova e profonda crisi": il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli commenta così il sondaggio realizzato dall'ufficio Studi di Confcommercio Milano Monza e Lodi secondo cui il 72% delle attività ha registrato un calo dei clienti e il 41% ha difficolta con il personale a causa delle quarantene e il 21% con i rifornimenti, "Cali di fatturato e problemi di personale sono le criticità più evidenti. Da qui la richiesta urgente al Governo ma anche alle istituzioni locali - ha aggiunto Sangalli - , di attivare al più presto sostegni per i settori imprenditoriali più colpiti. In particolare indennizzi, rinnovo cassa Covid e moratorie fiscali e creditizie".
    Al sondaggio hanno risposto 1017 aziende in tre giorni, la maggior parte (26%) della ristorazione, il 20% dei servizi e il 19% attività di vendita non alimentari. La maggior parte non vede buone prospettive per questo 2022, secondo il 53% sarà come l'anno appena passato, per il 25% addirittura peggiorerà.
    Con l'aumento dei contagi quasi tutti hanno visto un calo della clientela, e sente (il 68%) il peso dello smart working sugli affari. E una eventuale zona arancione, con le conseguenti limitazioni, porterebbe a ulteriori perdite secondo il 67% degli intervistati, per il 30% con perdite fra il 10 e il 20% per gli altri di più e secondo un 10% porterebbe al rischio di chiusura.
    Se gli imprenditori sono compatti a favore dell'obbligo vaccinale per gli over 50 (80%), e nel considerare insufficienti le misure economiche (91%) sono invece divisi nel giudizio sulle iniziative di contrasto al Covid eccessive per il 55% e insufficienti per il 45%.
    "Certamente non ci troviamo di fronte a una situazione estrema come l'inizio della pandemia. Oggi abbiamo armi efficaci, come i vaccini, per affrontare l'emergenza sanitaria ma - avverte Sangalli - non va assolutamente sottovalutata la nuova sofferenza del sistema imprenditoriale".
   

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