I campioni paralimpici Ambra
Sabatini, Martina Caironi, rispettivamente medaglia d'oro e
d'argento nei 100 metri alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, e
Alessandro Ossola, sesto alla sua prima finale paralimpica nei
100 metri, sono stati i protagonisti di una mattinata di
confronto sul tema della disabilità nello sport e nella
quotidianità, che si è svolto al Palazzo delle Stelline di
Milano in occasione della Giornata internazionale delle persone
con disabilità.
'Noi come voi', questo il titolo dell'incontro organizzato
da Ottobock, è stato l'occasione per discutere di come le
tecnologie hanno migliorato la qualità della vita delle persone
disabili. Questo attraverso le storie dei tre sportivi
paralimpici e le testimonianze di Elia Mugnai e Anna Gheza, due
giovani alle prese tutti i giorni con le loro sfide. Durante
l'incontro, gli ospiti si sono soffermati sull'importanza della
tecnologia e dei moderni ausili che garantiscono un
miglioramento della qualità della vita. Secondo quanto è emerso
l'iter burocratico per accedere a determinati apparecchi è
ancora complicato, anche a causa della poca informazione a
riguardo. Inoltre, i rimborsi previsti risultano obsoleti,
perché non sono in linea con la tecnologia applicata ai
dispositivi ortopedici odierni.
Ad oggi, pazienti e famiglie riscontrano parecchie
difficoltà, perché non ricevono aiuti adeguati e al passo coi
tempi. "È stato provato che l'applicazione di ginocchi
elettronici migliora di gran lunga la qualità della vita di un
amputato - ha spiegato Martina Caironi -. Purtroppo, non tutti
possono accedervi e dunque il sogno di una vita migliore rimane
per molti una chimera da inseguire. Noi vorremmo che si
lavorasse per far sì che l'innovazione tecnologica non sia un
appannaggio di pochi".
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