Imprese strategiche nella propria
filiera e per l'impatto che hanno sul proprio contesto
territoriale, capaci di affrontare la crisi insieme ai propri
fornitori e di recuperare posizioni sul mercato facendo sistema.
Sono le "Imprese Vincenti" protagoniste della quinta tappa del
digital tour di Intesa Sanpaolo, dedicato alla valorizzazione
delle piccole e medie imprese italiane.
"Le imprese che fanno sistema - sottolinea il responsabile
della divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano
Barrese - sono la vera leva per la piena attuazione degli
obiettivi prefissati" dal piano nazionale di ripresa e
resilienza. Per cui, "oggi è essenziale mettere a terra le
risorse del Pnrr". Durante la pandemia, spiega Barrese, "vi sono
state aziende che hanno continuato a valorizzare il made in
Italy sia all'interno delle proprie filiere di riferimento, sia
fuori dai confini nazionali, concentrandosi nello svolgere la
propria attività in maniera sostenibile sul piano
economico-sociale e ambientale".
Con il programma "Sviluppo Filiere" Intesa Sanpaolo riconosce
da tempo "nelle filiere una risorsa distintiva tutta italiana
che dà valore alla relazione tra imprese e fa tesoro del
patrimonio di competenze di un territorio". Con l'emergenza
Covid-19 il programma, avviato nel 2015, è stato potenziato
destinando 10 miliardi di euro alle Pmi di filiera.
Anche nella tappa dedicata a 'Filiere e Territorio' vengono
presentate 14 Pmi vincenti: AKU Italia (Treviso), Alas Meccanica
(Bari), Antica Valserchio (Lucca), B&T Management (Ragusa),
Bruno (Avellino), Calabra Maceri e Servizi (Cosenza), Enolgas
Bonomi (Brescia), Eurofork (Torino), Hinowa (Verona), OMA
(Perugia), Osai Automation System (Torino), Palazzani Industrie
(Brescia), Sifar Placcati (Perugia) e Unifarco (Belluno).
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